Lombardia, la vergogna neofascista
“L’irruzione di un gruppo di naziskin in un centro che si occupa di assistenza ai migranti, avvenuta l’altra sera a Como, durante la riunione, imponendo la propria presenza senza alcun timore o tremore è un fatto che suscita orrore e indignazione. Ora non suona più solo il campanello d’allarme come ma una campana che deve chiamare a raccolta. Movimenti neofascisti e neonazisti che alzano la testa, cercano visibilità e legittimazione pubblica, intimando a chi si prodiga per il bene altrui di cessare ogni opera è un fatto gravissimo. Alle istituzioni il compito di fermarli nei modi più efficaci e immediati”. A sottolinearlo in una nota, la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. Sempre in Lombardia poi il presidente dell’Anpi Milano ha denunciato, definendola “inaccettabile”, la decisione del Comune di Monza di dare il patrocinio “ad una iniziativa – banchetto natalizio previsto per sabato 2 dicembre 2017 – dell’associazione Bran.co, diretta emanazione di Lealtà e Azione, l’organizzazione neofascista che si ispira al pensiero di Leon Degrelle, ufficiale delle Waffen SS e di Corneliu Codreanu, fondatore della Guardia di Ferro rumena, movimento antisemita degli anni trenta”.