Esàw

Nella sua invocazione a D.o che lo salvi nell’inevitabile incontro con ‘Esàw, Ya’aqòv chiede “Salvami dalla mano di mio fratello, dalla mano di ‘Esàw”. Questa ripetizione sembra pleonastica: sappiamo – ed a maggior ragione lo sa Ha-Qadòsh Barùkh Hu – chi è suo fratello. È quindi logico domandarci il perché di questa ripetizione. Che cosa teme realmente Ya’aqòv?
Il Beth haLewì spiega che il timore è sia della malvagità di ‘Esàw, che potrebbe portare allo scontro armato ed al versamento di sangue, sia della riappacificazione fraterna da parte di un malvagio come ‘Esàw, che potrebbe influire negativamente nella forzata vicinanza che l’amore fraterno imporrebbe. Quando si ha a che fare con un malvagio, anche se fa profferte di vicinanza, di affetto e di amore, è opportuno dubitare e chiedere l’aiuto divino.

Elia Richetti, rabbino