Israele, Ron Yitzhak Kokia a 19 anni vittima dell’odio
Si chiamava Ron Yitzhak Kokia, il soldato di 19 anni ucciso a coltellate ieri sera in un attentato terroristico ad Arad, città nel sud d’Israele. Le autorità sono in cerca del responsabile: “a seguito di una prima indagine sulla scena – ha dichiarato la polizia israeliana – sembra che la motivazione per l’attacco sia di tipo nazionalistico” e anche il sindaco della città Nissan Ben-Hemo ha spiegato che la vicenda viene trattata come terrorismo. Il diciannovenne, proveniente da Tel Aviv, sarà sepolto domenica al cimitero militare di Kiryat Shaul. Secondo il sito Ynet, il soldato stava aspettando un passaggio quando è stato aggredito e accoltellato a morte.
Giro, il caso rientra subito. La prima tappa del Giro d’Italia 2018, che scatterà da Gerusalemme il 4 maggio, ha rischiato di trasformarsi in un caso diplomatico quando i ministri israeliani dello Sport, Miri Regev, e del Turismo, Yariv Levin, hanno minacciato di ritirare il sostegno alla corsa per il riferimento (sul sito della manifestazione) a “Gerusalemme ovest”, scrive il Corriere. “Gerusalemme è la capitale di Israele, non esistono est e ovest” si legge nella nota congiunta in cui si lamenta che l’uso della distinzione, che di solito allude alla controversia sullo status della Città santa, «viola gli accordi presi con il governo israeliano”. “Se la formulazione non cambia, il governo israeliano non sarà partner dell’evento”. “Poche ore di agitazione e poco prima di mezzogiorno il sito del Giro d’Italia ha sostituito West Jerusalem con Gerusalemme.– riporta Avvenire che poi cita il Portale dell’ebraismo italiano – ‘La frattura si è cosa ricomposta’ scrive con soddisfazione il sito Moked.it, portale dell’ebraismo italiano a firma di Adam Smulevich”.
Gli Usa e Gerusalemme capitale. La Casa Bianca sta per dare il via libera a un piano che prevede il riconoscimento di Gerusalemme come “capitale indivisibile” di Israele e il trasferimento dell’ambasciata Usa. Lo riporta il “Wall Street Journal”. Il piano sarebbe già stato notificato agli ambasciatori Usa Oltreoceano così da consentire loro di spiegare la decisione ai governi alleati (La Stampa).
Chi combatte i neofascisti. In piazza il 9 dicembre a Como, “contro ogni intolleranza”. Il Partito democratico sceglie la mobilitazione popolare, racconta Repubblica, per scuotere le coscienze dopo il blitz dei 13 neofascisti di Veneto Fronte Skinhead, nella sede di “Como senza frontiere”, l’associazione che si occupa di accoglienza degli immigrati. Il segretario della Lega Matteo Salvini sostiene invece che il problema non sono quei ragazzi ma “l’immigrazione fuori controllo”. Invece il governatore della Lombardia Roberto Maroni (intervistato da Repubblica), alla guida della Regione in cui è avvenuta l’irruzione squadrista, afferma che quel episodio rappresenta di un “virus pericoloso” e “sbaglia la destra che non condanna”. Intanto a Milano, come accaduto a Torino, si vuole inserire un regolamento che vieti l’utilizzo di tutti gli spazi del Comune, delle società partecipate e dei Municipi a gruppi che non si riconoscono nei valori della Costituzione e dell’antifascismo. Contrario il centrodestra che accusa la maggioranza di propaganda (Repubblica Milano). La Stampa intanto riporta come il sito negazionista e antisemita Stormfront in Italia sia ancora in attività: “Da qualche mese sono tornate le liste di proscrizione (lo scorso marzo è stato diffuso un elenco di giornalisti indicati come di religione ebraica) e da alcuni giorni diversi messaggi hanno ripreso a diffondere materiale violentemente antisemita e negazionista”.
Grandangolo. Dopo l’ampia presentazione su Pagine Ebraiche, il primo libro di Simone Somekh, Grandangolo, edito da Giuntina, viene presentato anche sulle colonne de La Stampa. “Ezra è il giovane protagonista di Grandangolo – spiega La Stampa -, romanzo d’esordio di Simone Somekh, classe 1994, che per primo affronta nella letteratura ebraica italiana il tema del rapporto tra omosessualità e comunità ultraortodosse. Il titolo del libro, oltre a rivelare la passione per la fotografia sia dell’autore sia del protagonista, va dritto al cuore della narrazione”.
Italia a caccia di start-up israeliane. Il Sole 24 Ore racconta del perché investitori italiani scelgono di puntare sull’ecosistema delle start up israeliane: 600 milioni di dollari la cifra investita nel 2017 dall’Italia che dovrebbero salire, secondo le stime, a 700 milioni il prossimo anno.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked