…utopia

Ieri e oggi ad Asti molti amici hanno ricordato Paolo De Benedetti a un anno alla morte. Per me ascoltarlo, oltreché leggerlo, è stato scoprire che il pensiero è profondo quando con parole semplici si aprono porte su nuovi significati. Perché il senso delle parole è come l’utopia: fai un passo pensando di agguantare il significato delle cose e quello si sposta.
A differenza del sogno, che marca la distanza, senza colmarla, tra ciò che c’è e ciò che non c’è, l’utopia è lo stimolo che ci fa camminare per tentare di annullare quella distanza.

David Bidussa, storico sociale delle idee

(3 dicembre 2017)