comportamenti…
“Israele (Giacobbe) prediligeva Yosef fra tutti i suoi figli perché era per lui il figlio della vecchiaia e gli aveva fatto una pregiata tunica di lana” (Genesi 36,3). A proposito di questo episodio si osserva nel Talmud: “Rabbì Chammà bar Guryà, a nome di Rav, diceva – “Non si facciano mai distinzioni nelle dimostrazioni di affetto per i figli, perché a causa di una tunica di lana di due selaim, che Giacobbe aveva donato a Yosef, è divampata la gelosia tra i fratelli ed è giunta al punto di causare eventi tremendi, fino a condurre la famiglia dei nostri padri in Egitto”. ( Talmud B. Shabbat 10b) Con queste parole il Maestro configura il comportamento preferenziale, tenuto da Giacobbe nei confronti di Yosef, come l’evento iniziale da cui sarebbero scaturite tante disgrazie , fino alla terribile schiavitù. in Egitto. A questa osservazione v’è chi obietta (Tosafot) che la discesa in Egitto e la schiavitù che ne segui era già stata preannunciata ad Abramo. “L’Eterno disse ad Abramo: sappi che i tuoi discendenti saranno schiavi in una terra che non è loro, li faranno schiavi, li opprimeranno per quattrocento anni” (Genesi 15,13), quindi si potrebbe ritenere che lo svolgersi degli avvenimenti non sia altro che il realizzarsi del progetto divino. In realtà la Torah ci fa comprendere che ci sono sempre almeno due piani diversi su cui svolgono gli eventi, c’è una dimensione – nel caso della schiavitù è preannunciata dall’Eterno ma per lo più è nascosta all’uomo – in cui si compie il progetto di D.O, ma c’è un ambito molto concreto, in cui gli avvenimenti corrispondono al libero manifestarsi del comportamento umano, le scelte, gli atteggiamenti e i sentimenti che indirizzano gli eventi verso orizzonti di cui, nel tempo, riusciamo a comprendere le complesse e più remote radici. Comprendiamo così come comportamenti negativi, che sul momento appaiono come semplici leggerezze, possano avere le più gravi conseguenze.
Giuseppe Momigliano, rabbino
(6 dicembre 2017)