Hamas chiede una Intifada

rassegnaGiornata di scontri e tensione ieri in Cisgiordania. Decine di feriti, mentre Hamas chiama a raccolta i palestinesi reclamando la necessità di una nuova Intifada. E da Gaza i terroristi islamici al governo della Striscia lanciano razzi Kassam verso Israele. “Cosa capiterà nelle prossime ore? È possibile una terza Intifada, dopo quella ‘delle pietre’ nel 1987 e quella ‘delle bombe’ agli inizi dello scorso decennio? Tante volte negli ultimi anni israeliani e palestinesi si sono posti queste domande. E ora, come nel passato, le risposte restano estremamente variegate. Certamente – scrive il Corriere – le piazze di Cisgiordania e Gaza sono in subbuglio”.
Molto sollecitati, in queste ore, autori e scrittori israeliani. Assaf Gavron a Repubblica dice: “II riconoscimento di Gerusalemme capitale da parte di un presidente razzista e che ha strizzato l’occhio a gruppi neonazisti come Donald Trump era proprio l’ultima cosa che a noi israeliani serviva”. Più cauto Amos Oz, che al Corriere dice: “Non ho ben compreso i motivi che hanno spinto Donald Trump a fare questa dichiarazione su Gerusalemme. Non capisco se è dettata più da considerazioni di ordine internazionale, oppure di politica interna americana”.
Diversa la posizione di Fiamma Nirenstein, che sul Giornale riflette: “La minaccia nazionale e internazionale sembrano essere le uniche parola che i palestinesi conoscano. Ma è stata la continua strategia della minaccia, del sostegno alla delegittimazione e al terrorismo, che ha finalmente portato alla svolta del riconoscimento di Gerusalemme”. Mentre Claudio Cerasa, direttore del Foglio, propone di fare di Israele un “patrimonio dell’umanità”.

Sì alla sospensione cautelare dei gruppi neofascisti. A proporre questa nuova norma è il ministro della Giustizia Andrea Orlando. “Il giro di vite è previsto per la prossima seduta del Consiglio dei ministri. Un’accelerazione per rendere più fluida la normativa che, superando la tortuosità e le lungaggini del percorso giudiziario-processuale – si legge su Repubblica – permetta di arrivare in tempi brevi allo scioglimento dei gruppi neofascisti e neonazisti”.

Duecento oggetti preziosi, tra cui incunaboli, epigrafi romane e medioevali, lucerne e amuleti, provenienti da istituzioni di tutto il mondo: sono il cuore di “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni”. Il percorso espositivo, ricorda il Venerdì di Repubblica, con cui il 14 dicembre si inaugura a Ferrara il Meis, Museo Nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah.

“Non solo un arricchimento del patrimonio culturale italiano ma anche l’accesso a un’opera che ha caratterizzato l’ebraismo e influenzato la storia europea degli ultimi mille anni”. È quanto scrive il Corriere Roma a proposito del progetto di traduzione integrale del Talmud, giunto con Berakhòt al suo secondo volume.

Il Senato ha approvato in via definitiva la legge per l’istituzione della Giornata in memoria dei Giusti dell’umanità. Spiega Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, al Corriere: “La legge ha un valore particolare di fronte alle crescenti derive dell’oggi: nazionalismi, razzismi, rischi di guerra, terrorismo. È necessario riaffermare i valori del dialogo, della pace, dell’inclusione. Quello dell’Italia è un grande messaggio all’Europa e al mondo”.

L’ingresso di nuovi candelabri opera di artisti italiani e internazionali è ormai una consuetudine per il Museo dei Lumi di Casale Monferrato. Scrive al riguardo Ermanno Tedeschi sul Corriere Torino: “Ogni anno il museo acquisisce nuovi candelabri realizzati appositamente per essere esposti nel Museo dei Lumi che vengono generosamente donati al fine di arricchire la collezione. In prospettiva il museo diventerà sicuramente il più importante del mondo in quanto non ci sono altre realtà come queste”.

Anche la Fondazione scuola ebraica di Milano tra le realtà premiate ieri (con un attestato di benemerenza) in occasione della consegna degli Ambrogini d’oro. I quotidiani locali segnalano in particolare le parole dell’ex arcivescovo Scola, che si è detto felice “per i tanti segni che abbiamo visto in questi anni di una vera rinascita di Milano”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(7 dicembre 2017)