Tutto pronto per il Meis
Il Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah è pronto per l’inaugurazione ufficiale, in programma il 13 dicembre. Ad approfondire l’evento, e raccontare non soltanto il Meis ma lo stato dei Musei ebraici d’Europa è il dossier del numero di Pagine Ebraiche di dicembre, attualmente in distribuzione. Parte del dossier, curato da Ada Treves, è riproposto anche sull’odierna uscita dell’edizione internazionale di Pagine Ebraiche, grazie al lavoro delle studentesse della Scuola Traduttori e Interpreti di Trieste che stanno svolgendo il proprio tirocinio nella redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (a essere coinvolte nel progetto sul dossier Musei sono state Federica Alabiso, Sara Volpe e Milena Porsch). Oltre all’introduzione del dossier, inseriti anche gli interventi del presidente del Meis Dario Disegni e della direttrice Simonetta Della Seta, che si sofferma tra l’altro sull’importanza di Ferrara come luogo dell’Italia ebraica, e sul profondo significato che la location in cui il Museo sorge, l’ex carcere di via Piangipane, assume.
Sull’edizione internazionale di Pagine Ebraiche spazio anche a una figura fondamentale nella comunità ebraica italiana, Luisella Mortara Ottolenghi, recentemente scomparsa: a lei è dedicato un lungo articolo sul London Jewish Chronicle. “Storica dell’arte specializzata in manoscritti miniati, a Ottolenghi Mortara è attribuito il merito di aver risvegliato, praticamente da sola, l’interesse nelle straordinarie miniature presenti in molti manoscritti biblici risalenti al Medioevo” scrive il giornale, ricordandone anche l’impegno per il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano, e il riconoscimento di Gran Cavaliere della Repubblica attribuitole nel 2002.
Inizia domani la festa ebraica di Hanukkah. Nel suo appuntamento con Elsewhere/Altrove, Daniel Leisawitz, direttore del Dipartimento di Studi italiani del Muhlenberg College (Allentown, Pennsylvania, USA), ricorda che è proprio nel primo libro dei Maccabei – che non fu incluso nel canone biblico ebraico – che viene per la prima volta menzionata la presenza di ebrei in Italia, poiché Yehuda Maccabeo manda a Roma degli ambasciatori per chiedere il loro supporto.
È il tedesco la lingua settimanale di Bechol Lashon, con un testo di David Bidussa che riflette sui “Moniti all’Europa”, raccolta di scritti di Thomas Mann che arriva in questi giorni in libreria.
Infine nella sezione Italics si parla del compositore ebreo mantovano Salomone Rossi, vissuto nel XVII secolo, e di come la sua musica venga regolarmente eseguita dalla Philharmonia Baroque Orchestra di San Francisco.