Venezia, svelata la targa commemorativa
“Kadima, la speranza in un viaggio”
Scoperta stamane a Pellestrina, Lido di Venezia, una targa commemorativa a ricordo della partenza avvenuta da quel luogo (nel novembre del 1947) della nave Kadima. Al suo interno centinaia di donne e uomini europei, migranti illegali verso una nuova patria: l’allora Palestina mandataria, il futuro Stato di Israele.
A promuovere l’iniziativa Comunità ebraica veneziana e municipalità di Lido e Pellestrina,
Fu quello, è stato ricordato stamane, uno dei molti viaggi clandestini attivati dall’organizzazione ebraica Aliyah Bet, sorta già nel 1934 per portare al sicuro gli ebrei tedeschi. Le navi erano di solito imbarcazioni da carico, riadattate per passeggeri, ben oltre la capienza massima e senza attrezzature di sicurezza adeguate.
La Kadima era una di queste navi, originariamente denominata Raffael Luccia e ribattezzata per l’occasione con il termine ebraico che significa “avanti”.
Salpata da Pellestrina con 794 persone a bordo, venne intercettata da aerei inglesi e poi obbligata da una corazzata a far rotta verso Haifa. In seguito, dopo qualche giorno passato in un campo di concentramento, i passeggeri furono caricati senza resistenza su un’altra nave, che li scortò nel campo di internamento inglese a Cipro. Di lì in seguito poterono poi, finalmente, raggiungere la loro meta. Era il gennaio del 1948.
Nel marzo di quest’anno, la Comunità, insieme con il Museo Ebraico, ha organizzato una mostra storica su questi eventi.
(Nell’immagine il rabbino capo Scialom Bahbout davanti alla targa)
(13 dicembre 2017)