…Meis

Ieri, alla presenza del Presidente Mattarella e del ministro Franceschini, si è svolta a Ferrara la cerimonia inaugurale del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – Meis che da oggi è aperto al pubblico. La grande e ambiziosa combinazione di architettura e di contenuti conferma nel lungo periodo una collocazione inamovibile della storia degli ebrei in Italia all’interno del filone principale della storia italiana. Le periodiche scosse negative che hanno caratterizzato il bimillenario percorso degli ebrei nella Penisola e nelle sue isole non può in alcun modo essere scisso dalle vicende più significative che hanno determinato la cultura, la politica e il destino dell’Italia. O forse meglio, le culture, le politiche e i destini di questo paese. Il Meis potrà avere un importante e positivo ruolo nella maturazione di una migliore consapevolezza civile degli italiani se sarà appunto il plurale e non il singolare a imporsi come chiave di lettura di tante vicende e di tante espressioni apparentemente lontane e contraddittorie: una lettura da cui possa emergere una narrativa per quanto possibile inclusiva e sincera – senza apologie e determinismi. Non è facile per la persona media e per la società nel suo complesso riuscire ad aprirsi alla diversità, di cui gli ebrei hanno costituito per oltre due millenni uno dei paradigmi fondanti. Questa ammissione sta diventando sempre più difficile alla luce del riflusso di tendenze regressive, semplificatrici e intolleranti della politica contemporanea in tanti paesi. Auguriamo sinceramente al Meis e ai suoi responsabili di riuscire in questo necessario e pionieristico sforzo illuminato di conoscenza e di educazione civica.

Sergio Della Pergola, Università Ebraica di Gerusalemme

(14 dicembre 2017)