Otto giorni otto lumi
I veri valori da coltivare
I giorni di Chanukkah, grazie alla luce che si diffonde dai lumi che accendiamo in essi, sono propizi per afferrare i significati più profondi della Torah. Questo concetto aggiunge ulteriore significato al fatto che Chanukkah sia stata collegata con il patriarca Giacobbe/Israele. In un versetto del profeta Michea è scritto (cap.7:2): “Tu concederai la verità a Giacobbe”. E la verità non è altro che la Torah. E la Torah scende verso gli umili come l’acqua che scorre dall’alto verso il basso. L’umiltà è forse la qualità più importante che dovrebbe contraddistinguere l’essere umano in generale e noi come popolo ebraico in particolare. Qualità che dobbiamo riscoprire affinché ciò che studiamo, e che di conseguenza insegniamo e pratichiamo, sia veramente trasmesso e compreso. Un grande d’Israele è scomparso alla vigilia di Chanukkah, rav Aharon Yehuda Leib Shteinman z.l. Un maestro che, come ha scritto rav Shraga Simmons, è diventato la guida morale di molti solo in virtù della sua profonda umiltà, compassione, rispetto di Dio e impegno a servire la collettività senza alcun pensiero di glorificazione; insegnando per tutta la sua vita, che la migliore protezione contro le influenze negative sia il nostro impegno costante nei confronti dei veri valori della Torà. Benedetto sii Tu Eterno che hai concesso a noi una Torà di verità… Amen.
Rav Adolfo Locci, rabbino capo di Padova
(14 dicembre 2017)