ringraziare…
Perché il Talmùd inizia con il Trattato di Berakhòt, Benedizioni? I nostri Maestri hanno voluto imprimerci, come premessa di qualsiasi altra discussione, quanto è fondamentale benedire e ringraziare il Creatore per il sostegno permanente alla nostra esistenza. Per l’ebreo, l’appagamento dei suoi bisogni non potrà divenire fine a se stesso o l’interesse principale della propria vita. Se così fosse rischieremmo di affondare nell’egoismo e nel volgare materialismo. Secondo Maimonide il riconoscimento del bene ricevuto “haakaràt hatòv” è il fine di tutti i precetti della Torah. In verità per nessuno è facile riconoscere chi ci cha fatto del bene. Significa di fatto ammettere che nessuno di noi è autosufficiente e che tutti abbiamo bisogno dell’aiuto dell’altro. Non riconoscere il bene ricevuto dal prossimo è spesso speculare al misconoscimento del bene che l’Eterno ci fa ogni giorno. Non a caso la radice etimologica della parola “Yehudi”, “Giudeo”, è riconducibile all’atto di ringraziare/riconoscere.
Roberto Della Rocca, rabbino