I lumi dell’Ugei
“Benedetto sei tu Signore… che ci hai comandato di accendere il lume di Chanukkah”. L’augurio più bello rivolto da rav Alberto Somekh ai ragazzi convenuti da tutta Italia a Torino durante il weekend di Chanukkah per il Congresso Ugei è stato di non smettere di accendere lumi, e anzi di farlo con sempre maggiore consapevolezza e intensità. Perché non è sufficiente osservare i lumi già accesi da altri, è invece indispensabile un’azione in prima persona; un’azione piccola o grande, ma in ogni caso diretta, personale. Accendere i lumi, dunque. Solo in questo modo possiamo pensare di mantenere per otto giorni, e molto più a lungo, le molte fiammelle vive e tenaci delle nostre comunità, ha spiegato rav Ariel Di Porto accogliendo i partecipanti all’apertura del Congresso. Sono le fiammelle grazie a cui continuano a vivere comunità ebraiche in declino numerico realisticamente non arrestabile, almeno a breve e medio termine. Eppure è proprio in circostanze di questo genere che l’impegno di tante persone può consentire il miracolo, cioè la sopravvivenza di una vita ebraica attiva.
Al termine di tre giorni intensi è stato eletto il nuovo Consiglio, che entrerà in carica il 1° gennaio 2018, composto da Carlotta Jarach, Giulio Piperno, Alissa Pavia, Simone Israel, Alessandro Lovisolo, Luca Spizzichino e Ruben Spizzichino. A loro in particolare, ma anche a tutti noi giovani ebrei italiani, il miglior augurio affinché “anachnu madlikim”, di accendere molte guizzanti fiammelle.
Giorgio Berruto, HaTikwà/Ugei