I lumi dell’Ugei

Giorgio Berruto“Benedetto sei tu Signore… che ci hai comandato di accendere il lume di Chanukkah”. L’augurio più bello rivolto da rav Alberto Somekh ai ragazzi convenuti da tutta Italia a Torino durante il weekend di Chanukkah per il Congresso Ugei è stato di non smettere di accendere lumi, e anzi di farlo con sempre maggiore consapevolezza e intensità. Perché non è sufficiente osservare i lumi già accesi da altri, è invece indispensabile un’azione in prima persona; un’azione piccola o grande, ma in ogni caso diretta, personale. Accendere i lumi, dunque. Solo in questo modo possiamo pensare di mantenere per otto giorni, e molto più a lungo, le molte fiammelle vive e tenaci delle nostre comunità, ha spiegato rav Ariel Di Porto accogliendo i partecipanti all’apertura del Congresso. Sono le fiammelle grazie a cui continuano a vivere comunità ebraiche in declino numerico realisticamente non arrestabile, almeno a breve e medio termine. Eppure è proprio in circostanze di questo genere che l’impegno di tante persone può consentire il miracolo, cioè la sopravvivenza di una vita ebraica attiva.
Al termine di tre giorni intensi è stato eletto il nuovo Consiglio, che entrerà in carica il 1° gennaio 2018, composto da Carlotta Jarach, Giulio Piperno, Alissa Pavia, Simone Israel, Alessandro Lovisolo, Luca Spizzichino e Ruben Spizzichino. A loro in particolare, ma anche a tutti noi giovani ebrei italiani, il miglior augurio affinché “anachnu madlikim”, di accendere molte guizzanti fiammelle.

Giorgio Berruto, HaTikwà/Ugei