Shin Bet, lotta al terrorismo cosa dicono i dati del 2017
Nel 2017 Israele ha sventato 400 potenziali attentati terroristici. A rivelarlo nelle scorse ore il capo Shin Bet Nadav Argaman. In occasione di una riunione della commissione per gli Affari esteri e della Difesa della Knesset, Argaman ha osservato che 13 tra questi potenziali attacchi erano stati pianificati come attentati suicidi mentre otto erano diretti al sequestro di persona. Inoltre, 1.100 potenziali attacchi di lupi solitari sono stati vanificati. Il capo Shin Bet ha osservato che nel 2017 sono stati effettuati 54 attacchi, un dato in diminuzione rispetto ai 108 del 2016. Argaman ha però sottolineato che la diminuzione non è un dato che permette di abbassare la guardia: “la calma che stiamo vivendo è fuorviante, e Hamas sta cercando con tutte le sue forze di compiere attacchi e minare la stabilità dell’Autorità palestinese”, ha detto il capo dello Shin Bet.
Argaman ha aggiunto che il fronte palestinese, sia nella Striscia di Gaza che in Cisgiordania, è abbastanza instabile, “soprattutto dopo la dichiarazione di Trump su Gerusalemme”. La situazione, ha rilevato il capo dell’intelligence israeliana, a Gaza è più difficile che mai. e sulla riconciliazione in corso tra Hamas e Autorità nazionale palestinese è impossibile fare previsioni. “Solo il tempo potrà darci risposte”, ha sottolineato Argaman.
Intanto le autorità israeliane hanno annunciato di aver chiuso per un periodo indefinito il checkpoint a nord di Ramallah, sede dell’Autorità nazionale palestinese, per ragioni di sicurezza. Da settimane gruppi di palestinesi stanno protestando in diverse città, fra cui Ramallah, per la decisione di Donald Trump di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele. Negli scontri con le forze di sicurezza palestinesi, alcuni dimostranti sono rimasti uccisi.