…propaganda

Ci sarebbe da meditare sulla massiccia presenza di italiani sui social network russi. Ufficialmente, è dovuta alla censura di Facebook, che si sta effettivamente facendo stringente per pressione dei vari governi sulla questione fake news. Sorprende, però, la compattezza della propaganda fascistoide e nazistoide. Notizie puntuali sulle discussioni parlamentari e sulla stringente attualità politica italiana fanno pensare ad una propaganda organizzata dall’alto, che, visti i numeri degli utenti italiani, darà certo i suoi frutti. Naturalmente, non una parola di russo, tutto in lingua rigorosamente nostrana. Ora, si capisce che la Russia non disdegna notizie che possono destabilizzare la politica occidentale, ma che beffa del destino: proprio il Paese che più si celebra come vincitore sul nazismo, ora accoglie in massa i suoi figlioli. Contraddizioni della propaganda. E si capisce che ci aspetta una campagna elettorale senza esclusioni di post!

Davide Assael, ricercatore