I 90 anni di Emilio
Emilio Jona, biellese-torinese esemplare, compie novant’anni. Personalmente sono orgogliosa di conoscerlo e di aver condiviso con lui i momenti più intensi e cruciali per reinventare un futuro della nostra Comunità ebraica di Vercelli e Biella. Solo lui, durante il corso degli anni Novanta riuscì a convincermi che potevo e “dovevo” prendere le redini di una Comunità che stava estinguendosi. Vercelli e Biella, luoghi storici dell’ebraismo piemontese, stavano dimenticando la loro componente ebraica, con il suo immenso patrimonio storico, tradizionale, cultuale ed architettonico.
Con una Comunità ai margini della vita sociale e culturale si era reso necessario un cambio di rotta, un nuovo presidente capace di preservare ciò che restava di una secolare tradizione del Piemonte nord occidentale. Emilio Jona è stato il motore nascosto della Comunità: grazie al suo incoraggiamento ho cominciato a riportare ad una dignità perduta tutti i nostri luoghi sacri e a recuperare le persone e la Memoria, partendo dai pochi iscritti che potevano ancora ritrovare il senso comunitario.
Un viaggio iniziato durante il corso degli anni novanta, ben prima del 2003 e tuttora in corso, segnato da un obiettivo preciso: non solo ricordare le vessazioni e le persecuzioni subite dal popolo ebraico, ma anche i mille colori che illuminano la sua cultura, un mondo che deve aprirsi agli altri e al prossimo. Per questo motivo ho accettato le sollecitazioni di Emilio. Chi meglio di lui, uomo dall’alto profilo culturale e umano, conosceva la formula perfetta per far rivivere una Comunità quasi del tutto assente? Sempre legato alla mia presidenza, ho condiviso con lui i momenti più importanti dei risultati e delle iniziative intrapresi nel corso di questi ultimi quindici anni, assieme ai suoi due fratelli Giulio e Luciano z.l. In Emilio ho trovato e continuo a trovare un attento interlocutore che mi ha dato forza e fiducia per operare delle scelte sempre complicate ed onerose, ma che perseguo tuttora e continuo ad alimentare con passione. Molto di quanto ho realizzato fino ad ora si deve dunque alla sua influenza, alla sua vicinanza silenziosa e costante.
Per dare una risposta all’interrogativo posto da Emilio Jona nel suo contributo al volume “Biella Piazzo, ebraismo della Presenza, ebraismo della Memoria” realizzato nel 2011 in occasione del restauro della sinagoga di Biella: non deve essere solo opera di pietà mostrare chi sono, da dove vengono e chiedersi dove stanno andando gli ebrei diasporici, ma è una nostra responsabilità. Compito che lui, a volte inconsapevolmente, ha sempre perseguito.
Rossella Bottini Treves, presidente Comunità ebraica di Vercelli
(31 dicembre 2017)