Iran, ancora proteste

rassegnaTerzo giorno di manifestazioni in piazza in Iran. Con le forze dell’ordine che, nel tentativo di sedare le proteste contro il carovita, hanno usato la violenza. Slogan politici, scrive tra gli altri il Corriere, sono risuonati in diverse città: contro la disoccupazione, contro le guerre per procura in Siria e in Yemen (“in cui Teheran dilapida risorse da anni”, si legge), contro l’intero regime politico, inclusi la Guida Suprema Ali Khamenei e il presidente “moderato” Hassan Rouhani. E così alla fine della giornata di ieri “alcuni video diffusi sui social network mostravano due corpi per strada coperti di sangue, forse morti, nella città di Dorud, mentre altre fonti non verificate arrivavano addirittura a contare sei morti in tutto il Paese”. Via Twitter, il presidente americano Donald Trump si è così rivolto ai leader iraniani: “Il mondo vi sta guardando!”.

Riassumerà l’incarico di comandante della Polizia Locale di Biassono (Monza) Giorgio Piacentini, rimosso nel gennaio scorso dopo la pubblicazione sul proprio profilo Facebook di una sua foto con la divisa delle SS. Per un anno intero Piacentini è stato declassato, ma per il sindaco di Biassono, il leghista Luciano Casiraghi, le cui parole sono riportate dal Fatto Quotidiano, “ha lavorato bene, partecipa spesso a manifestazioni storiche con un’associazione e non ha pensato a cosa sarebbe potuto accadere postando quella foto”.

La cantante israeliana Noa annuncia la sua partecipazione alla solenne cerimonia del Giorno della Memoria al Quirinale con queste parole, riportate dal Mattino: “Nel 2018 cadranno gli ottant’anni dalla promulgazione delle leggi razziali in Italia. Sono molto felice di essere stata invitata al Quirinale il 25 gennaio, per le celebrazioni della Giornata della memoria, in occasione di questo anniversario. Auguro all’Italia di continuare ad educare e mettere in guardia contro il fascismo e il razzismo”.

Nel bilancio di un anno di sport, La Stampa parla del prossimo Giro d’Italia con partenza da Gerusalemme di cui molto si è parlato nelle scorse settimane. “L’idea – viene spiegato – nasce da un omaggio a Bartali, ‘giusto tra le nazioni’, un campione che ora fa da ponte tra due realtà. Si sfruttano gli investimenti (18 milioni di euro) di chi vuole dimostrare di poter ospitare il mondo e si tentano nuovi equilibrio sui pedali. Partenza il 4 maggio, tre tappe in Israele, poi la Sicilia. Gli organizzatori promettono: ‘Staremo lontani dalle questioni politiche’. Come se fosse possibile”.

Scrive Beppe Severgnini sul Corriere: “Se si resiste alla tentazione di offrire soluzioni semplicistiche a problemi complicatissimi, lasciatele fare a Donald Trump certe cose, Israele offre spunti continui. Ne scelgo uno: una nazione ha bisogno di un progetto. Quello di Israele è chiaro, qualunque cosa ne pensiate; e aiuta chi arriva. Il 56% della popolazione attuale viene da altri Paesi: eppure si sente parte di qualcosa che va avanti”.

Sempre a proposito di Israele, Il Fatto Quotidiano cerca di mettere in cattiva luce l’amicizia tra Stato ebraico e Guatemala che ha portato il paese centramericano a schierarsi dalla parte di Trump nella recente risoluzione delle Nazioni Unite su Gerusalemme. L’articolo cita una inchiesta di Mediapart, secondo cui “in 30 anni di guerra civile i dittatori hanno contato sul supporto israeliano”.

Come ogni domenica, diverse sono le recensioni di libri a tema ebraico. Segnaliamo sull’Espresso la recensione a La notte della rabbia, di Roberto Riccardi. Un thriller, si legge, “che mette insieme terrorismo e memoria della Shoah”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(31 dicembre 2017)