Iran, l’ayatollah Khamenei:
“In azione i nostri nemici”
“Negli ultimi giorni i nemici dell’Iran hanno utilizzato vari mezzi, inclusi il denaro, le armi, la politica e i servizi di intelligence, per creare problemi al sistema islamico”. È quanto dichiarato ieri dalla guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei. Il suo discorso, scrive il Corriere, “si accompagna ad una repressione delle proteste sempre più dura, soprattutto nelle piccole città di provincia dove in piazza sono scesi i ceti medio-bassi che nella visione khomeinista erano la parte forte della Repubblica Islamica”. In sei giorni il bilancio delle vittime è arrivato a 22 manifestanti e un poliziotto.
Come anticipato ieri sul nostro notiziario quotidiano del pomeriggio, renderanno il via nei prossimi giorni i lavori per mettere in sicurezza la cupola interna della sinagoga di Firenze. Un successo la campagna di raccolta fondi lanciata nelle scorse settimane da Opera del Tempio e Comunità ebraica. Dichiara il presidente dell’Opera del Tempio Renzo Funaro al Corriere Fiorentino: “Abbiamo raggiunto la disponibilità di 65 mila euro che serviranno per la messa in sicurezza della cupola interna, per i possibili imprevisti e per quanto altro di urgente. Pensavamo di avere difficoltà a raggiungere i 20 mila euro, la cifra minima per partire. È stato un successo inaspettato”.
Il Giornale pubblica alcuni passaggi di una lettera inviata dai vertici della Comunità ebraica milanese al sindaco Beppe Sala. Il tema è la manifestazione per la causa palestinese tenutasi in dicembre nel corso della quale sono stati urlati più volte slogan antisemiti. “Chiediamo all’amministrazione comunale e al nostro sindaco – si legge nel messaggio – di condannare e conseguentemente di escludere da ora in avanti le sigle organizzatrici di quella squallida manifestazione da qualunque incontro democratico e e dalla concessione di spazi o suolo pubblico”.
Approvato dalla Knesset, il Parlamento israeliano, un emendamento in base al quale ogni futura cessione di porzioni di Gerusalemme ai palestinesi, nel contesto di accordi di pace, necessiterà l’approvazione di almeno 80 dei 120 deputati. Per il portavoce di Abu Mazen, le cui dichiarazioni sono riportate tra gli altri da Avvenire, il voto equivale “ad una dichiarazione di guerra contro il popolo palestinese e la sua identità politica e religiosa”.
“L’idea ci era venuta leggendo il libro da cui è tratto il film tedesco. Da ebreo mi aveva fatto un po’ impressione immaginare un personaggio come Hitler che riappare ai tempi nostri, un incubo troppo grande da sostenere. Poi abbiamo visto il trailer a Berlino e abbiamo pensato che per come ahimè è ora il nostro Paese, non solo ‘lui è tornato’ ma forse non se ne è mai andato”. Alla Stampa il produttore Marco Cohen presenta così il film Sono tornato, con protagonista Mussolini redivivo, che sarà nelle sale dal primo febbraio.
Arthur Gregg Sulzberger, 37 anni, è il nuovo editore del New York Times. Repubblica, che gli dedica un ritratto, lo presenta così: “Sarà il quinto rampollo della dinastia fondata centoventi anni or sono da Adolph Ochs, il figlio di immigrati ebrei bavaresi poi mescolati in matrimoni con l’America ‘Wasp’ cristiana protestante dei Gregg, che si fece prestare 250 dollari dalla famiglia e cominciò la scalata nell’editoria comperando piccole testate di provincia nel Tennessee”.
Dalla rivalità con Saba alla stima di Joyce. La figura di Italo Svevo protagonista del saggio Antivita di Italo Svevo, scritto dal diplomatico Maurizio Serra e oggi recensito dal Corriere. Mentre Il Mattino presenta due volumi dedicati alle opere di Irène Némirovsky, grande scrittrice e testimone del Novecento uccisa ad Auschwitz nel 1942.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(3 gennaio 2018)