nanne…
Zitti, fate piano, non le svegliate e lasciamole dormire. Anzi cantiamo insieme una antica ninna nanna, non sia mai detto che i rumori di protesta che arrivano dall’Iran le sveglino. “Nonna-nonna, nunnarèlla. Vieni ca sta figlia è bella; vieni e nun tardàri, ca se vòle addurmentàri…”. E mentre le belle figlie di Teheran lottano per il diritto a mostrare i loro capelli scoperti cosa fanno le belle figlie dell’Occidente e dell’Italia? Le nostre femmine femministe, le nostre attive combattenti per i diritti delle donne, cosa fanno? Le nanne. Tutte. Da Laura Boldrini fino a Federica Mogherini, da Emma Bonino fino alle madri delle cause palestinesi come Rosa Schiano e le Donne in Nero. Tutte a nanna. “Nonna-nonna, nunnarèlla, Vieni ca sta figlia è bella; vieni e nun tardàri, ca se vòle addurmentàri…”. Perché le figliole di Iran non interessano, non hanno diritto ad essere donne con o senza velo, con o senza obblighi religiosi. E poi ci sono gli interessi economici (quelli veri) e mica le nostre donne potranno svegliarsi e mettersi contro il mondo ed il petrolio? Proprio adesso che le sanzioni sono sospese? E mica potranno le nostre donne dimenticare il fascino di quando, durante visite più o meno ufficiali, sono state loro quelle che hanno indossato l’hijab? Se e quando tutte le donne sensibili alle lotte ben scelte e ben ponderate vorranno svegliarsi, ci sarà sempre tempo ed occasione per una bella marcia contro Israele, una rassegna cinematografica antisionista, un aperitivo solidale con i bambini palestinesi ed un giro di saldi per l’acquisto di un nuovo foulard per la prossima visita in un paese governato da un regimo teocratico, che offende e distrugge ogni diritto femminile ed ogni istanza democratica. Ed intanto a Gerusalemme, lo scorso 2 gennaio, un gruppo di esuli iraniani sfuggiti per un soffio ad arresti e condanne capitali – guidati dalla giornalista Amin Neda, anche lei una vera attivista per i diritti umani esule ed esiliata dall’Iran – hanno protestato contro la Repubblica Islamica di Iran e contro il mancato sostegno occidentale, ringraziando lo Stato di Israele che li ha accolti e salvati da morte certa. Ma non le svegliate le nostre amazzoni a tempi alternati. Lasciatele tranquille: “Nonna-nonna, nunnarèlla Vieni ca sta figlia è bella; vieni e nun tardàri, ca se vòle addurmentàri…”
Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino