Egitto…

“E parlò il Signore a Moshè ed Aron e li comandò sui figli d’Israele e sul Faraone re d’Egitto di far uscire i figli d’Israele dalla Terra d’Egitto.” (Shemòt, 6; 13).
Quale è il senso di comandare ai figli di Israele di fare uscire gli stessi figli di Israele dall’Egitto? Ancora prima del consenso del Faraone è necessario che gli stessi ebrei siano convinti di far uscire loro stessi dall’Egitto. Il Talmùd Yerushalmi (Rosh Hashana; 3, 5) ci offre invece una spiegazione più articolata. L’ordine del Signore a Moshè riguarda il precetto di liberare gli schiavi. Questo perché anche in seno alla comunità ebraica c’erano ebrei che, ritenendosi più importanti di altri, sottomettevano altri ebrei, a volte perché più vicini al potere e potendo beneficiari di alcuni privilegi. Ordinando questa mitzwà a un popolo ancora in schiavitù la Torah ci insegna che la vera libertà parte da noi stessi. Il percorso di libertà non può avere neppure inizio fintanto che non si capisce che abbiamo tutti gli stessi doveri. La schiavitù del prossimo, e non solo fisica, mi impedisce di essere libero. Solo attraverso il massimo rispetto per il prossimo, solo rendendo libero un nostro fratello, possiamo nuovamente uscire dall’Egitto.

Roberto Della Rocca, rabbino