La mostra ospitata a Siena
Kadima, in viaggio per la speranza
In esposizione a Siena la mostra itinerante Kadima. Da Pellestrina alla Terra Promessa. Promossa dalla Comunità ebraica di Venezia insieme a CoopCulture e Keren Hayesod Onlus, la mostra – dedicata alla nave Kadima, che fu per 794 ebrei scampati alla Shoah il mezzo per raggiungere dall’Italia l’allora Palestina mandataria – ha trovato ospitalità negli spazi del matroneo della sinagoga su iniziativa di Anna Di Castro.
Un racconto per immagini, accompagnato anche da filmati d’epoca, che resterà fruibile fino al 28 febbraio prossimo.
Realizzata con una scelta di riproduzioni fotografiche tratte dall’archivio del Cdec di Milano, la mostra mette al centro le vicende di 25mila profughi sopravvissuti alla Shoah che tra il 1945 e il 1948 passarono sul suolo italiano per salpare verso una nuova vita (era presente all’inaugurazione Carmel Luzzatti, rappresentante del Keren Hayesod in Italia).
Contestualmente, presso Le Stanze della Memoria, è stato proiettato il film HaBricha (La Fuga) del regista israeliano Meni Elias. Un evento promosso in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea e la Fondazione Musei senesi. Filo conduttore della pellicola le strade che portarono i profughi ebrei sopravvissuti ai campi di concentramento dalla Polonia, dalla Cecoslovacchia, dalla Germania, dall’Austria fino in Italia dove avvennero i fatti che determinarono il successo del loro “Cammino della Speranza”. A introdurre la proiezione il professor Marco Cavallarin, che ha collaborato come co-sceneggiatore alla realizzazione del film.
(18 gennaio 2018)