“Memoria, una lezione attuale
contro indifferenza e odio”

rassegnaSi sta concludendo in queste ore il Viaggio della Memoria organizzato dal Ministro dell’Istruzione assieme all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane con la partecipazione di studenti di scuole provenienti da tutta Italia. Diversi i quotidiani nazionali che raccontano il viaggio (Avvenire, Corriere della Sera tra gli altri) a cui ha partecipato la Testimone della Shoah Andra Bucci e che ha visto la firma del protocollo d’Intesa sulla Memoria tra la ministra Valeria Fedeli e la presidente UCEI Noemi Di Segni. Intervistata da Avvenire, Di Segni sottolinea la necessità di fare Memoria per il bene del futuro italiano: “Il nostro non è un appello per i soli diritti degli ebrei, ma a difendere la vita in Italia. L’appello alla memoria e contro l’indifferenza non è solo per riconoscere il nostro dolore, ma per avere una memoria di Paese, di identità di sé stessi. E per l’Italia tutta. Affinché non accada di nuovo”. Il problema dell’indifferenza di fronte all’odio e alle discriminazioni, afferma Di Segni, è un tema molto attuale. “Lo percepiamo quotidianamente quando leggiamo di episodi di razzismo, che esistono sia nei confronti della popolazione ebraica o di Israele, sia di situazioni che riguardano gli immigrati o altre fasce colpite da discriminazione, di cui la nostra Italia non è immune”.

Incontri a Milano. “Un incontro cordiale, da amici di lunga data che si fidano uno dell’altro”, riferisce Il Giornale, è avvenuto fra il candidato leghista al governo regionale lombardo e il copresidente della Comunità ebraica di Milano Raffaele Besso.
La stessa testata titola: “Fontana conquista gli ebrei di Milano: ‘Difendo Israele’” e ritrae fianco a fianco l’esponente politico che si era contraddistinto negli scorsi giorni per le sue preoccupazioni di tutelare “la razza bianca” e il rappresentante comunitario.
L’occasione pubblica, avvenuta al teatro Dal Verme per lo spettacolo dedicato alla Memoria di Eyal Lerner, ha visto anche la presenza della senatrice a vita Liliana Segre. Al fianco della Testimone della Shoah, il copresidente della Comunità ebraica di Milano Milo Hasbani. “Rigurgiti orribili di cose e parole che credevo morte e non avrei mai pensato di tornare a sentire”, aveva commentato la stessa Liliana Segre interrogata dall’Ansa sulle parole di Fontana e sull’atmosfera politica in Italia.
Le uscite dell’esponente leghista avevano suscitato numerose condanne da molte componenti dell’arco politico e da molte voci del mondo ebraico (la Presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello aveva definito Fontana “un ignorante”) e lo stesso esponente leghista aveva prima cercato di giustificarsi sostenendo di essere stato vittima di un lapsus per poi candidamente ammettere, in un’intervista a Libero, come l’uscita razzista gli sia stata utile per conquistare popolarità tra l’elettorato lombardo.
Il Giornale Milano descrive l’incontro tra Fontana e Besso sottolineando come i due siano “arrivati insieme”, il candidato governatore del centrodestra e il co-presidente della Comunità ebraica di Milano titolando la cronaca “L’intesa fra ebrei milanesi e Lega – Fontana al fianco di Besso Ebrei e Lega, cresce l’intesa” e aggiunge che i due “hanno assistito insieme a teatro a un evento inserito nel calendario ufficiale delle commemorazioni previste per la Giornata della memoria”.

Lega, Salvini difende Fontana. Botta e risposta riportato dai quotidiani oggi tra il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente dei vescovi, e il leader della Lega Nord Matteo Salvini. “Bisogna reagire a una cultura della paura che, seppur in taluni casi comprensibile, non può mai tramutarsi in xenofobia o addirittura evocare discorsi sulla razza che pensavamo fossero sepolti definitivamente”, afferma Bassetti aggiungendo che “Quest’anno ci ricorda una pagina buia della storia del nostro Paese: le leggi razziali del 1938” (Repubblica). “Spiegherò a monsignor Bassetti come la Lega sia l’unico antidoto al razzismo e come l’immigrazione vada controllata, regolata e limitata perché ci sono milioni di italiani in difficoltà”, la risposta di Salvini, intervistato da Repubblica. “La sinistra – afferma Salvini – alimenta il razzismo e lo scontro sociale. Noi vogliamo evitarlo e che tutti vivano tranquilli”. “Inneggiando alla razza bianca?”, chiede il giornalista riferendosi alle parole del candidato leghista in Lombardia Fontana: “Vogliamo difendere una cultura che è a rischio. Fate due passi per Milano o per Roma. Ascoltate la denuncia del rabbino capo Di Segni, che denuncia che una parte di immigrazione non è disposta a convivere in base alle nostre regole e a quello che prevedono le nostre libertà e i nostri diritti. Lo sottoscrivo”.

Pence: “Ambasciata Usa a Gerusalemme per la fine del 2019”. Il vicepresidente americano Mike Pence è arrivato in Israele per una visita di due giorni e ha tenuto un discorso davanti alla Knesset (il Parlamento israeliano). Pence ha confermato la solida alleanza tra Israele e Stati Uniti – istituendo anche un parallelo fra la storia del popolo ebraico e il popolo americano, “la storia di un esodo, un viaggio dalla persecuzione alla libertà”, ha detto, ricordando come i padri pellegrini che per primi arrivarono in America si rivolgessero “alla saggezza della Bibbia ebraica” (Avvenire). Pence, facendo riferimento al discorso di Trump, ha anche annunciato che lo spostamento dell’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme, “avverrà entro la fine del 2019” (La Stampa). Da Bruxelles, il leader palestinese Mahmoud Abbas chiede “all’Unione europea” che “riconosca lo Stato di Palestina”. “E una questione di cui non abbiamo parlato oggi – le parole di Federica Mogherini, Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue, riportate dalla Stampa -, ma ci sono state discussioni tra Stati membri nelle scorse settimane sulla possibilità di lanciare i negoziati”.

Roma cancella le strade della vergogna. La sindaca Virginia Raggi e il suo vice con delega alla cultura, Luca Bergamo, puntano a rinominare almeno tre fra strade e rotonde cittadine. “Località intitolate ad alcuni professori che nell’università del Ventennio sottoscrissero il “manifesto della razza”, – racconta il Corriere Milano – logica premessa alle leggi che, dal 1938 in poi, discriminarono ebrei e minoranze e aprirono loro le porte ai campi di sterminio nazisti. Quel che trapela dell’iniziativa capitolina è che dovrebbe riguardare largo Arturo Donaggio (Torrevecchia), via e largo Edoardo Zavattari. “Sarebbe più giusto dedicare alcune vie ai professori universitari che persero il posto a causa di quell’infamia”, afferma la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello.

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked