Firenze – Nove Testimoni della Shoah
ottomila giovani applausi

Ottomila studenti, tutti insieme, per ascoltare il racconto dei Testimoni e diventare ambasciatori di Memoria. Ancora una volta il Mandela Forum di Firenze gremito in ogni ordine di posto per il raduno (che si svolge a cadenza biennale) dei ragazzi delle scuole di tutta la Toscana.
Un grande appuntamento di impegno civile, unico nel suo genere, che nasce anche nel solco dell’intuizione dei primi Treni della Memoria lanciata ormai diversi anni fa dalla Regione. “Memoria viva, Memoria tutto l’anno” è un’espressione cara ad Ugo Caffaz, che di queste iniziative è il principale artefice e che anche oggi è salito sul palco per salutare la platea.
Occorre essere intolleranti verso chi è intollerante. Intervenendo sul palco del Mandela Forum, il presidente della Regione Enrico Rossi ha evocato il paradosso della tolleranza di Popper per indicare una strada ai ragazzi. L’intolleranza nei confronti dell’intolleranza come condizione necessaria “per preservare la natura tollerante di una società aperta”.
I primi ragazzi sono arrivati al Mandela Forum di primo mattino. Ad accoglierli Enrico Fink e la sua orchestra multietnica, con musiche klezmer. Interverrà con un video saluto lo scrittore Roberto Saviano. È stata poi la volta dei testimoni e sopravvissuti, intervistati dal conduttore e giornalista Massimo Bernardini. Al suo fianco due storici, Giovanni Gozzini e Nicola Labanca, insieme a Caffaz.
Tra i testimoni la prima a salire sul palco è stata Vera Vigevani Jarach. Nove storie, in sei fisicamente presenti, e quattro diversi temi e prospettive: la persecuzione di chi non è stato deportato ma ha subito le leggi antiebraiche, la deportazione politica di chi ha scelto la Resistenza e la lotta al nazifascimo, quella dei soldati italiani che dopo l’8 settembre 1943 scelsero di non arruolarsi con la Repubblica di Salò – i primi ad essere arrestati – e infine la deportazione ‘razziale’, degli ebrei ma non solo loro. Con Vera Vigevani Jarach appunto e con lo scrittore Aldo Zargani, con Antonio Cesari, scomparso da qualche settimana e di cui è stata riproposta un’intervista, e Vera Michelin Salomon, con Marcello Martini (anche lui presente in video, impossibilitato a venire), con Kitty Braun e Andra Bucci. L’ottava storia è stata quella di Igiaba Scego, italiana di origini somale, nata a Roma nel 1974 da genitori che hanno subito in Africa il razzismo coloniale fascista.

(26 gennaio 2018)