Giorgio Foà (1933-2018)

Un padre presente, profondamente impegnato nella vita ebraica, sia nella sua Torino sia a Cuneo. L’ebraismo piemontese saluta con commozione Giorgio Foà, scomparso recentemente all’età di 85 anni. Nato nel 1933 a Torino, durante la Seconda guerra mondiale riuscì a salvarsi grazie all’aiuto di una famiglia di Fossano, che diede rifugio a lui e alla sua famiglia. Erediterà dal padre la professione, rappresentante di pompe industriali, e negli anni dimostrerà un grande attaccamento alla Comunità ebraica torinese, di cui a lungo fu parnas del tempio. “Mio padre ci ha insegnato tutta la vita la cultura e la tradizione ebraica. A me e ai miei fratelli Andrea e Valeria – racconta la figlia Mirella Foà Cavaglion, delegata della Comunità di Torino a Cuneo – Ha aiutato anche i miei figli per il bar mitzvah. Li ha seguiti molto così come si è impegnato tanto per la realtà ebraica di Cuneo: negli ultimi vent’anni ha lavorato per reperire fondi per ristruttura il tempio. Ha dato il massimo per dare un futuro a questa piccola comunità”. Per decenni presidente del Keren Kayemet LeIsrael, Foà si impegnò per raccontare lo Stato d’Israele al pubblico torinese. Al fianco di Claudia De Benedetti, portò a Torino Tsad Kadima, un’associazione che si occupa in Israele di organizzare e aiutare il percorso formativo dei bambini che soffrono di lesione cerebrale.