genitori…

Fiducia e Gratitudine: la base del rapporto tra genitori e figli.
Onorare e temere i genitori significa onorare e temere il Creatore.
Onora tuo padre e tua madre, affinché si prolunghino i tuoi giorni sulla terra che ti dà il Signore, tuo D-o. (Esodo 20, 12)
Ognuno tema sua madre e suo padre e osservi i miei sabati. Io sono il Signore, vostro D-o. (Levitico 19, 3)
Temerai il Signore D-o tuo, lo servirai. (Deuteronomio 6, 13)
Temi il Signore tuo D-o, lui servirai. (Deuteronomio 10, 20)

Tre sono coloro che partecipano alla creazione di un uomo: Il Santo e Benedetto Egli Sia, il padre e la madre. Il padre mette la sostanza bianca di cui saranno fatti il cervello, i nervi, le unghie, le ossa, e il bianco degli occhi; la madre mette la sostanza rossa che formerà la pelle, la carne, i capelli, e il nero degli occhi; il Santo e Benedetto Egli Sia darà l’anima, il respiro, la bellezza, la vista, l’udito, la parola, la facoltà di camminare sulle gambe, la capacità di comprendere, di discernere e di pensare. Quando giungerà il momento di lasciare questo mondo, il Santo e Benedetto Egli Sia si riprenderà la sua parte e lascerà la parte del padre e della madre. (Niddah 31a)
Su queste basi dobbiamo comprendere il motivo per il quale i Maestri hanno comparato l’onore e il timore che si deve ai genitori all’onore e il timore che si deve al Creatore. Un uomo che non onora e che non teme i propri genitori è un uomo incapace di gratitudine e di fiducia, in questo senso sarà anche incapace di provare fiducia e gratitudine verso il suo Creatore. Non onorare e temere i genitori quindi equivale alla vera e propria idolatria.
Colui che onora e teme i propri genitori, sarà portato a onorare e temere il Creatore: Levate in alto i vostri occhi e guardate: chi ha creato tutte quelle cose? (Isaia 40, 26).
Onorare: amare, dare il giusto peso (Kaved), ascoltare e mettere in pratica (con il pensiero, la parola e l’azione) quello che i genitori e il Creatore desiderano che tu faccia.
Temere: rispettare e osservare, astenersi dal fare (con il pensiero, la parola e l’azione) quanto il genitore e il Creatore desiderano che non si faccia.
E li ripeterai ai tuoi figli, e ne parlerai, quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. (Deuteronomio 6, 7)
I genitori (Orim), che sono i primi insegnanti (Morim), da parte loro, sono tenuti a insegnare Torah (Oraah) e a educare i figli, come il Signore che insegna Torah (Melamed Torah) al suo popolo, Israele.
Queste due Mitzvoth prese insieme e applicate in modo reciproco rappresentano la garanzia del futuro del popolo ebraico: essere disposti a ricevere gli insegnamenti dei padri per poi ritrasmetterli alle generazioni future.

Paolo Sciunnach, rabbino