Oltremare – Litchi
La prima volta che mi hanno messo in mano un litchi hanno dovuto anche spiegarmi prima di tutto che è una cosa commestibile, nella fattispecie un frutto, e poi anche come fare per aprirlo senza spiaccicare il contenuto delicatissimo sotto la crosta rigida e gruttuluta. Devo aver fatto una faccia parecchio buffa, quando il cestino di litchi è stato posato sulla tavola con tutto l’orgoglio del coltivatore diretto, fiero del risultato delle sue fatiche, perché mi ricordo il classico sguardo da zabar, israeliano dalla nascita, che deve spiegare una cosa a lui ovvia ad un nuovo venuto da qualche luogo lontano di là del mare, che non ha mai messo mano ad una zappa. Questo perché la scena si è svolta all’inizio degli anni Dieci di questo secolo, nella sala da pranzo dell’hotel del Kibbutz Lavi. Il quale Kibbutz Lavi, oltre a trovarsi in una zona assolutamente deliziosa della verde Galilea, a pochi minuti di macchina dal Kinneret (Lago di Tiberiade), e oltre a produrre arredi in legno per sinagoghe e scuole religiose in tutta Israele, all’epoca almeno disponeva di litchi locali, degni di onesto orgoglio agricolo.
Da allora i litchi mi sono sempre sembrati la cosa più improbabilmente zabar in Israele. E in effetti, anche usando Wikipedia come fonte, che è sempre una scommessa, si tratta di una “pianta tropicale e subtropicale originaria della Cina meridionale e del Sud-Est Asiatico”. Come molta della frutta e verdura che cresce qui, più o meno faticosamente a seconda della pioggia e dell’avanzare delle tecniche di irrigazione a goccia, anche i litchi sono arrivati in Israele negli anni Trenta del secolo scorso. Anni di lavoro duro e raccolto oltremodo sudato, ma anche di intensa sperimentazione: i visionari dell’epoca non erano solo i sionisti che mettevano le basi dell’indipendenza politica, ma anche quelli che pensavano all’indipendenza alimentare. Si vede che era già chiaro a tutti che Israele sarebbe rimasta un’isola, e la prima cosa da fare in un’isola è nutrirne gli abitanti.
Daniela Fubini, Tel Aviv