L’animazione che racconta Israele
Una panoramica dell’evoluzione della cultura israeliana attraverso una prospettiva particolare: quella dei film di animazione. A raccontarla, davanti a un pubblico partecipe, Asher Salah, docente di cinema presso la Bezalel Art Academy di Gerusalemme, protagonista della terza serata milanese del Festival tra terra e cielo, di scena al Refettorio ambrosiano fino a domenica, dedicato alla tradizione ebraica e ispirato alla festa di Tu Bishvat (noto anche come il capodanno degli alberi). Salah ha presentato un interessante quadro dei lavori di animazione realizzati in Israele, proiettando alcuni esempi di corto e lungometraggi: dal cartone Parpar Nechmad fino all’animazione realizzata dal grande illustratore genovese Lele Luzzati assieme allo scrittore israeliano Meir Shalev su Gerusalemme.
Il festival Fra terra e cielo continua questa sera con il concerto del trio klezmer Cidnewski Kapelye (Angelo Baselli al clarinetto, Davide Bonetti alla fisarmonica, Andrea Bugna al contrabbasso) e con la voce di Miriam Camerini – alla direzione artistica dell’iniziativa – sulla partecipazione ebraica alla Rivoluzione russa e al suo contenuto “messianico”. Domani sarà la serata sarà dedicata allo Shabbat, momento fondativo dell’identità ebraica, con una cena accompagnata dalla narrazione di Miriam Camerini, Bruna Di Virgilio e Mila Trani.
Domenica, attorno a quattro grandi tavoli saranno allestiti altrettanti gruppi di studio per ricreare l’atmosfera di una yeshivà, una accademia talmudica tradizionale in cui si studiano testi ebraici discutendoli ad alta voce con l’ausilio di sei maestri dedicati e riuniti per l’occasione. Il pittore Jean Blanchaert e il fotografo Giorgio Majno curano la parte visiva del programma, a cominciare dall’immagine del grande Ficus Benjamin che Majno ha generosamente donato alla locandina del festival.