“Israele, un paese bike friendly”
L’atteso appuntamento con il Giro d’Italia, al via tra meno di tre mesi da Gerusalemme. Un momento che segnerà inevitabilmente uno spartiacque nella percezione che si ha di Israele come di paese “bike friendly”. Perché la sfida è anche quella di costruire qualcosa che guardi più in là del 6 maggio, il giorno in cui la carovana rosa lascerà Eilat. E le prospettive, come è stato evidenziato anche oggi, sono incoraggianti.
Grande interesse a Milano, nella giornata di apertura della Borsa internazionale del turismo, per l’inaugurazione del corner dedicato al Giro presso lo stand israeliano. Assieme tra gli altri all’ambasciatore israeliano in Italia Ofer Sachs, al consigliere per gli affari turistici dell’ambasciata Avital Kotzer Adari e al vicedirettore della Gazzetta dello sport con delega al ciclismo Pier Bergonzi, tanti gli appassionati di ciclismo incuriositi dalla prospettiva di una pedalata nel deserto del Negev o sul lungomare di Tel Aviv. Una possibilità che passa anche dalla grande potenzialità mediatico-comunicativo di questo Giro davvero unico nel suo genere.
(Nell’immagine la torta celebrativa del Giro, offerta da Ernst Knam)
(11 febbraio 2018)