Analisi scorretta – Immigrati

anselmo calòCassino, stabilimento FCA, ore 10. Un gruppetto di sei o sette operai si siedono sulla panchina vicino a me che aspetto un sorvegliante che mi accompagni in un ufficio interno. Qualcuno fuma una sigaretta, qualcun altro ha in mano un bicchierino di plastica da caffè del distributore automatico. Sono tutti abbastanza giovani tra i venticique e i trentacinque anni, sono operai del reparto verniciatura delle Alfa Romeo, in pausa.
Uno tra i più giovani, dice “quel povero ragazzo di Macerata, lo stanno mettendo in mezzo, che ha fatto di male…non se ne può più dei neri”. E un altro: “Ha ragione Salvini, basta con gli immigrati!” Quello che sembra il più anziano, ma anche lui, al massimo un quarantenne dice: “Ma se un arabo va in giro a sparà, è terrorismo… se lo fa uno de noi che è?” Il primo risponde: “Deve veni l’Isis pure da noi!”
Ho passato tutta la mattinata nello stabilimento. Non ho un visto un nero, tra Tir che andavano e venivano e automobili e parti di automobili, scaricate e caricate.

Anselmo Calò

(12 febbraio 2018)