“Giovani, protagonisti nel lavoro”
Creare le condizioni per l’offerta di tirocini a giovani iscritti nell’ambito della propria o in altre Comunità ebraiche. È la sfida del “Progetto tirocini”, cui stanno lavorando insieme Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Unione Giovani Ebrei d’Italia. Un progetto articolato su un doppio piano: la realizzazione di attività formative connesse all’inserimento professionale, con una banca dati che sarà costruita ad hoc. E la sperimentazione in quattro città (o insieme di città) di un collegamento dei giovani con un network di professionisti, di diversa formazione e attività svolta.
Oggetto oggi di una prima riunione di lavoro nei locali della Comunità ebraica fiorentina aperta a Consiglieri UCEI, Consiglieri Ugei, rabbini, segretari di Comunità, operatori dell’area Cultura e Formazione dell’Unione, il progetto avrà durata biennale e sarà segnato da alcune tappe di avvicinamento e coinvolgimento dei diversi soggetti interessati che sono state individuate proprio in queste ore. Una iniziativa con i giovani destinatari e protagonisti al tempo stesso.
A presentare un articolato studio di fattibilità del progetto il Consigliere Saul Meghnagi, intervenuto dopo un saluto della Presidente dell’Unione Noemi Di Segni. Motore del rapporto un’analisi realizzata attraverso una serie di studi di caso e completata con informazioni disponibili su attività svolte in tema dall’UCEI e dalle singole Comunità. L’analisi, è stato spiegato, è stata perfezionata sulla base del dibattito e del confronto con i componenti della Commissione giovani formazione scuola, della Commissione welfare e della Commissione supporto alle comunità, e poi presentata ai giovani dell’Ugei (da cui nasce l’idea di tale progetto). Insieme è stato fatto tesoro di indicazioni e suggerimenti degli operatori del Dipartimento Educazione e Cultura dell’UCEI. A monte del ragionamento complessivo una domanda: “Cosa l’UCEI e le Comunità ebraiche possono offrire ai loro giovani perché non si allontanino, andando all’estero, per ragioni di studio e lavoro, senza rientrare in Italia?”.
Una domanda attorno alla quale in tanti hanno riflettuto nel corso della mattinata, stimolati anche dalle riflessioni al riguardo della coordinatrice del progetto Raffaella Di Castro e della presidente Ugei Carlotta Jarach.
Le attività programmate saranno rese operative attraverso le seguenti strutture e attività. Una equipe tecnica, con il compito di coordinare tutte le fasi di lavoro. Una banca dati, in cui raccogliere normativa, indirizzari, informazioni relative ai social network, indicazioni sui giovani appartenenti alle Comunità ebraiche, in ragione delle qualifiche professionali. Una Commissione nazionale di sostegno e accompagnamento, con il compito di sostenere il progetto, valutarne le attività, proporne i possibili sviluppi. Sessioni formative dedicate alla preparazione di giovani alle modalità idonee per la ricerca del primo inserimento nel mondo del lavoro. Comitati locali nelle quattro città di sperimentazione.
Il tre aprile la scadenza per le adesioni da parte dei giovani. Mentre il primo seminario di formazione si svolgerà domenica 22 aprile a Roma dalle 10 alle 16 sul tema “Comunicazione: dal public speaking al colloquio di assunzione” (per informazioni sul progetto: raffaella.dicastro@ucei.it).
Presenti tra gli altri all’incontro odierno la Presidente della Comunità ebraica fiorentina Daniela Misul, i Consiglieri comunitari Dario Bedarida e Rachele Camerini, il vicepresidente UCEI Giorgio Mortara, i Consiglieri UCEI Elio Carmi e Sara Cividalli, l’assessore alle politiche giovanili della Comunità romana Giordana Moscati, la vicepresidente della Comunità di Torino Alda Guastalla, il presidente della Comunità di Verona Bruno Carmi, i Consiglieri Ugei Giulio Piperno e Ruben Spizzichino, l’ex presidente Ugei Ariel Nacamulli e la coordinatrice delle attività per i giovani UCEI Genny Di Consiglio. Diversi anche i Consiglieri e i referenti di Comunità collegati via skype.
(18 febbraio 2018)