Oltremare – Caldo israeliano

fubini“C’ést fou!” dice con l’aria stupita la ragazzina, francesissima, con la frangetta nera perfetta e gli occhi tondissimi. È la nuova pubblicità di una delle maggiori compagnie di televisione via cavo in Israele, la seconda di seguito con la stessa ragazzina, che la scorsa estate raccontava agli amici francesi le vacanze passate in Israele, fra caldo infernale, scottature che lasciano bianco solo il segno sotto gli enormi Magen David sul petto dei suoi parenti, zanzare giganti che attaccano i bagnanti e meduse in agguato in acqua. C’est fou, tutto intorno a lei, che invece ha passato le vacanze al sicuro davanti alla televisione, saggia e con la pelle bianca come la neve. La seconda puntata è uscita proprio in questi giorni, e non poteva essere un momento migliore. Questa volta le avventure della ragazzina comprendono un allagamento della autostrada Ayalon (che ricorre regolarmente in caso di pioggia torrenziale), biciclette elettriche che corrono in ogni dimensione, e cibo piccante come il fuoco. Si potrebbe dire ai produttori di questa pubblicità divertente e intelligente, che prende in giro i francesi e gli israeliani a parimerito in modo assolutamente delizioso, di aggiungere un paio di scene, per esempio una in cui un Primo Ministro israeliano passa quasi direttamente dalla Knesset alle patrie galere (Olmert): “C’ést fou!”; o una in cui un secondo Primo Ministro israeliano rischia di fare a ruota lo stesso percorso: “C’ést fou, fou, fou!”. Ecco, in questi giorni di notizie poco edificanti che mettono pesantemente in discussione una fetta importante della cultura politica del nostro paese, sono molto invidiosa della ragazzina francese che può chiudersi serenamente in casa a guardare telefilm e lasciare il mondo pazzo là fuori. 

Daniela Fubini, Tel Aviv