…Islanda

Le notizie della settimana riguardano ancora lo scenario mediorientale, con venti di guerra che si alzano fra Siria e Turchia e Iran-Israele. Scenari apocalittici che Vladimir Putin, non si sa in che modo, pare l’unico a poter gestire. E non so quanto questa sia una buona notizia per l’Occidente. Altre novità, però, arrivano dall’Europa. Notizie, a loro modo inquietanti. L’Islanda si aggiunge alla contesa sulla circoncisione, paragonandola, come già avvenuto altrove, ad una mutilazione genitale imposta ai bambini. È ovviamente una posizione priva di ogni fondamento, la stessa Organizzazione Mondiale per la Sanità garantisce la pratica come assolutamente legittima. Cosa ci insegnano, però, questi continui attacchi a pratiche religiose consolidate da millenni? 1) Esiste un fanatismo delle società libertarie, che vuole che tutti si adeguino ad un’identità unica; 2) si è ormai creata una nuova forma di antisemitismo, che potremmo definire post-moderna, in cui le vecchie pulsioni antiebraiche passano attraverso un’astratta ideologia dei diritti; 3) come dimostra il caso islandese, Islam europeo e Ebraismo europeo spesso marciano fianco a fianco in difesa di una libertà religiosa fortemente minacciata. Bisogna evitare un catastrofico itinerario che importi in Europa il caos mediorientale. Sarebbe davvero una tragica miopia.

Davide Assael, ricercatore