Usa – La campagna per Purim
“Il cambiamento inizia con noi.
Sostieni il controllo delle armi”

“Dopo la tragica sparatoria alla Stoneman Douglas High School di Parkland, Florida, dobbiamo finalmente alzarci in piedi e dire ‘adesso basta’. Mai più un bambino dovrà sentirsi in pericolo a scuola, nessuna vita innocente sarà ancora persa a causa della violenza delle armi da fuoco. Siamo tre fratelli di Boca Raton, che confina con Parkland, e riteniamo di dover agire. Mentre Purim si avvicina, invitiamo le comunità ebraiche di tutto il paese a unirsi a noi nella lotta per porre fine alla violenza delle armi in America”. A scriverlo, i fratelli Gabby, Serena e Cole, figli del politico americano Ted Deutch, democratico e membro della Camera dei Rappresentanti per lo Stato della Florida. I tre ragazzi, dopo la strage compiuta con un fucile semiautomatico nella scuola di Parkland, hanno lanciato una campagna di fundraising on line per sostenere Everytown for Gun Safety, organizzazione americana no-profit che sostiene l’introduzione di leggi per il controllo delle armi negli Stati Uniti. Per dare il loro appoggio, i fratelli Deutch hanno deciso di chiamare in causa il mondo ebraico e la festa di Purim. “Purim celebra il coraggio, e questo Purim, saremo forti. – affermano Gabby, Serena e Cole – Cuoceremo Hamantaschen (orecchie di Haman) e faremo cesti di Mishloach Manot da vendere nelle nostre comunità. Doneremo il ricavato a Everytown for Gun Safety (https://everytown.org/), un’organizzazione nazionale che lavora per fermare la violenza delle armi da fuoco nelle comunità americane”. L’invito (pubblicato su di un sito ad hoc https://bakeaction.com/) è aperto a tutta la realtà ebraica d’oltreoceano con l’obiettivo di far aderire più persone possibili a una sorta di mercatino della solidarietà per Purim: Hamantaschen e Mishloach Manot sono infatti dolci tipici della festa che inizia la sera del 28 febbraio e i tre ragazzi invitano chi può, a cucinarli e venderli per poi devolvere il ricavato a Everytown for Gun Safety. Oltre 40 gruppi ebraici, tra cui l’università Hillel, hanno aderito all’iniziativa.
Intanto il padre dei tre ragazzi, Ted Deutch, negli scorsi giorni si è espresso apertamente a favore del controllo delle armi. Mercoledì, il rappresentante democratico al Congresso ha partecipato a un evento del municipio organizzato dalla CNN con i sopravvissuti alla strage, dove ha stigmatizzato chi ha cercato di dire che fosse “troppo presto” per discutere del controllo delle armi. In uno scambio con il senatore Marco Rubio, repubblicano, Deutch ha difeso la sua richiesta di introdurre una legislazione per vietare le armi d’assalto.”Dovresti vietare letteralmente ogni fucile semiautomatico venduto negli Stati Uniti”, ha detto Rubio, parole che hanno ricevuto un’ovazione dei presenti, favorevoli proprio a questo divieto. Deutch ha risposto: “Sono a favore di vietare di armi che sparano 150 colpi in sette o otto minuti, armi che sono armi da guerra, che non servono a nulla se non ad uccidere il numero massimo di persone che possono? Puoi scommetterci che sono favorevole (a vietarle)”.

A contestare duramente la posizione di Rubio, durante l’incontro della Cnn, Fred Guttenberg, padre della quattordicenne, uccisa nella strage di Parkland. Per Guttenberg, le posizioni di Rubio sulla questione armi sono state “pateticamente deboli”. “Mia figlia è stata vittima di una caccia la settimana scorsa… È stata massacrata. Mia figlia, che era l’energia nella stanza. Portava bellezza e gioia a chiunque fosse attorno a lei”, ha detto Guttenberg. “Sono infuriato. Voglio sentire i nostri rappresentanti eletti, voglio che mi guardino negli occhi e riconoscano il ruolo che i fucili hanno svolto in quella che è stata una caccia a mia figlia. Guardatemi e ditemi che i fucili sono stati il fattore di questa caccia ai nostri bambini in quella scuola questa settimana. Guardatemi e ditemi che lo accettate, e che lavorerete con noi per fare qualcosa sulle armi”.

Daniel Reichel