Purim…

Malgrado tutte le manifestazioni di allegria che caratterizzano Purim una cosa manca: non si leggono i Salmi di Lode – Hallel, come avviene nelle feste e come ci si aspetterebbe anche in questa occasione per ringraziare per la salvezza conseguita. Il Talmud (Talmud B. Meghillà 14a) si chiede il motivo di questa omissione e propone tre risposte, la prima considera la mancanza della lettura di Hallel una conseguenza del fatto che l’evento non si era manifestato in Terra d’Israele, la seconda interpreta la lettura stessa della Meghillà di Ester come espressione di lode all’Eterno. La terza spiegazione ci dice che, alla fine del racconto della Meghillà, pur avendo beneficiato di un evento straordinario che aveva determinato la salvezza, gli ebrei rimanevano di fatto sottomessi all’autorità del re Ahashverosh. Rimanevano cioè legati ad un’autorità che un giorno li invita al banchetto reale, qualche giorno dopo li destina al massacro, qualche tempo dopo ancora li innalza a rinnovati onori e qualche tempo dopo ancora…. Sappiamo il resto della storia. Non la ricordiamo mai abbastanza.

Giuseppe Momigliano, rabbino