“Giusti, un esempio per tutti”
A tre mesi dall’istituzione da parte del Parlamento italiano si celebra oggi la prima Giornata dei Giusti dell’Umanità, nel solco della strada aperta nel 2012 dal Parlamento europeo. Una iniziativa che è frutto del lavoro di Gariwo, la foresta dei Giusti, che oggi ha voluto festeggiare con tanti giovani e scolaresche in una sede istituzionale.
“Il punto di partenza di tutto il nostro impegno è l’ottimismo nell’Altro. Sono infatti convinto che nel dna dell’essere umano ci sia il bisogno di essere Giusto” ha spiegato il presidente di Gariwo Gabriele Nissim, intervenendo a Palazzo Montecitorio nel corso di convegno organizzato dalla parlamentare del Pd Milena Santerini, prima firmataria della Legge sui Giusti dell’Umanità, in collaborazione con Gariwo e con la partecipazione della storica Anna Foa.
“L’odio è un problema con cui dobbiamo confrontarci sempre più spesso nella nostra complessa contemporaneità. L’obiettivo di ognuno di noi – ha detto la studiosa, rivolgendosi ai ragazzi presenti – deve essere quello di trasformare questo odio in bene. Solo così potremo uscire da una situazione difficile”.
Per trovare nuova luce e ispirazione il compito è quindi quello di seguire le tracce lasciate dai Giusti nel loro cammino. “È fondamentale fare emerge queste figure dall’oblio, dalla dimenticanza. Perché ci insegnano a lottare contro l’indifferenza” ha esortato l’onorevole Santerini.
Diversi i messaggi di cui è stata data lettura da Nissim, di cui è in libreria in questi giorni l’ultimo saggio Il Bene possibile. Essere Giusti nel proprio tempo (UTET).
“Il Giusto richiama radici ebraiche antiche e profonde. Giusti sono stati coloro che hanno sottratto vite all’Olocausto nazista. Ma Giusti sono anche coloro che ovunque nel mondo mettono in salvo persone inermi da genocidi, violenze, pulizie etniche, crudeltà generate da volontà di dominio” ha sottolineato nel suo messaggio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Mantenere viva la memoria delle figure esemplari che, in ogni tempo e luogo, hanno salvato vite umane e difeso i diritti e la dignità delle persone è fondamentale per diffondere e rafforzare i valori della responsabilità, della tolleranza e della solidarietà” ha scritto il Primo ministro Paolo Gentiloni.
“La Memoria del bene, il ricordo di chi si è opposto e continua ad opporsi ai soprusi e alle violenze che ripetutamente nel mondo sono commessi contro innocenti, come formidabile testimonianza di vita e assunzione di responsabilità per le nuove generazioni” la riflessione della Presidente UCEI Noemi Di Segni.
Nel pomeriggio, alle 16.30, l’inaugurazione del Giardino dei Giusti. Appuntamento a Villa Doria Pamphili, con cinque alberi che saranno dedicati a Salvo D’Acquisto, Irena Sendler, Armin T. Wegner, Etty Hillesum e Mohamed Naceur (Hamadi) Ben Abdesslem.
(6 marzo 2018)