L’incontro europeo a Roma
“Comunicazione, facciamo rete”
Costruite le premesse, attivato un confronto che ha coinvolto figure professionali che operano nella comunicazione di enti e associazioni ebraiche di 16 diversi paesi europei, la sfida è quella di dare continuità a un progetto che possa durare nel tempo. Di implementare una rete ancor più solida di scambio di informazioni ed esperienze.
“How we can be more connected?”. Era questa, non a caso, la domanda che ci si è posti al termine del seminario in tre giornate “First European Jewish Media Professionals Encounter” svoltosi a Roma su iniziativa dello European Council of Jewish Communities, con il sostegno di American Jewish Joint Distribution Committee e con il patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Le pratiche per una buona comunicazione, i diversi strumenti a disposizione e i diversi target da raggiungere, al centro dei molteplici approfondimenti che hanno segnato il seminario. Feedback in genere positivi per un’esperienza che ha analizzato – tra i tanti temi – le potenzialità dello storytelling, il ruolo dei social media, la differenza di linguaggio nella comunicazione verso un pubblico interno e verso uno esterno.
“È fondamentale che da questa esperienza nasca una rete, un sentire condiviso” dicono in coro il direttore dei programmi ECJC Mariano Shlimovich e il direttore dei programmi pan-europei di JDC Mario Izcovich, i due principali animatori dell’iniziativa. Ad aprire l’ultima giornata di lavori un focus su due realtà molto diverse, ma che hanno dovuto raccogliere sfide complesse. Il Jewish Community Centre di Cracovia, che ha il compito di rivitalizzare un’esperienza ebraica quasi completamente annientata dalla Shoah in un paese che i conti col passato non sembra averli fatti così bene. E la Comunità ebraica di Atene, chiamata a confrontarsi in tempi recenti con una grave crisi economica e l’ascesa di partiti di estrema destra destabilizzanti per la democrazia.
Nella giornata di ieri, tra le tante esposizioni, una è stata dedicata al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara. E significativo interesse ha riscosso anche il lavoro della redazione giornalistica dell’UCEI, sia sul fronte dell’informazione quotidiana in rete che nella produzione periodica su carta.
(13 marzo 2018)