Ziv e Netanel, il dolore di Israele

Ziv Daos aveva 21 anni, era nato in un paesino non lontano da Tel Aviv e serviva nell’esercito come luogotenente. Netanel Kahalani invece di anni ne aveva 20, era sergente ed era nato nel moshav Elyakim nel Nord del paese.
Israele piange i due soldati uccisi nell’attentato palestinese di venerdì scorso, all’ingresso dell’insediamento di Mevo Dotan.
“Le nostre preghiere vanno alle famiglie delle vittime del terribile attentato di venerdì, ma anche ai feriti con la speranza che possano presto tornare in forza. Non ci daremo pace fino a quando l’ultimo dei responsabili di questo attacco sarà assicurato alla giustizia” dichiara il Presidente Reuven Rivlin.
“Ziv era un ragazzo tranquillo, amava la gente ed era umile. Ha fatto di tutto per dare una mano al paese. Alcune persone sono motivate dall’odio, mentre noi siamo motivati ​​dall’amore. Saremo noi a vincere” il commosso ricordo dello zio di Daos sui media israeliani.
Mentre il padre di Kahalani, durante i funerali, ha affermato: “Non ho ancora metabolizzato quanto accaduto. Ti ho amato moltissimo. Venti anni sono niente, ma sono grato per tutto quello che ho vissuto con te”.
Sono ore di grande impegno sul versante della sicurezza interna. È di questa mattina infatti la notizia dell’arresto del 19enne terrorista palestinese che in gennaio aveva accoltellato a morte il 29enne israeliano Itamar Ben Gal. E sempre in queste ore è stato annunciato che l’esercito ha neutralizzato, al confine tra Striscia di Gaza e Stato ebraico, nuovi tunnel del terrore fatti realizzare dal gruppo terroristico Hamas. Uno è stato bombardato, l’altro inondato.
“L’esercito continuerà nei suoi sforzi di localizzare e distruggere i tunnel del terrore ovunque e in ogni momento” ha dichiarato il portavoce militare.

(A sinistra nell’immagine, Netanel Kahalani. A destra invece Ziv Daos)

(18 marzo 2018)