Israele conferma: “In Siria colpimmo reattore nucleare”
L’esercito israeliano ha ammesso per la prima volta di aver attaccato e distrutto un reattore siriano all’inizio del settembre 2007. È la prima volta che il Paese si assume la responsabilità dell’attacco. “Tra il 5 e il 6 settembre 2007 la nostra aviazione ha colpito e distrutto un reattore nucleare in fase avanzata di costruzione a Deir ez-Zor, 450 chilometri a nord di Damasco” si legge in un comunicato.
Mahmoud Abbas, veleni prima dell’addio. Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha insultato l’ambasciatore americano in Israele, David Friedman, definendolo “figlio di un cane”. “Tre giovani israeliani sono stati assassinati a sangue freddo nel weekend e dall’Autorità nazionale palestinese non è arrivata nessuna condanna, un silenzio assordante. E qual è stata la risposta di Abu Mazen. L’ho vista sul mio smartphone: mi ha definito un figlio di un cane. E’ un discorso politico o antisemitismo? Decidete voi”, la replica dell’ambasciatore Friedman al leader palestinese da tempo in declino e che presto dovrebbe lasciare la leadership dell’Anp. “Abu Mazen – scrive Fiamma Nirenstein sul Giornale – sembra la frustrazione impersonificata: con gli americani rifiuta di parlare mentre essi stanno per presentare il loro progetto di pace, ha dichiarato il suo disprezzo per l’Egitto che non sa garantire l’accordo con Hamas, e l’Arabia Saudita perché ha interessi in comune con Israele contro l’Iran”.
L’Emilia Romagna e il quadro delle religioni. Il Corriere Bologna presenta la mappatura dei luoghi di culto e delle comunità religiose monoteiste non cattoliche promossa dalla Regione Emilia Romagna per il suo territorio. “Non è vero, come spesso si sente dire, che tutti gli immigrati sono musulmani: – scrive il Corriere – la maggioranza in Italia, e anche in Emilia-Romagna, è formata da cristiani, soprattutto ortodossi. E non è vero neppure che siamo di fronte a un’invasione di islamici: anzi, in Emilia-Romagna sono addirittura calati tra il 2016 e il 2017”. Secondo i dati del centro studi Idos 2017 il 47,5% dei cittadini stranieri è a vario titolo cristiano (253.000 persone, di cui 158.000 cristiano ortodossi, 95.000 cristiani cattolici), mentre solo il 38,9% è musulmano (182.000 persone). La ricerca, si legge, indaga anche la presenza ebraica, “modesta numericamente anche se storicamente e culturalmente molto radicata. Lungo la via Emilia sono attive quattro comunità ebraiche (Bologna, Ferrara, Modena e Parma) mentre sono 37 gli altri luoghi che parlano della storia e della vita ebraica in regione”. “Ci sono sinagoghe attive e sinagoghe storiche che sono diventate museo, come a Soragna, o galleria d’arte, come a Reggio Emilia”, racconta Elisa Farinacci, dottoranda in Storia e antropologia all’Università di Bologna.
Francia, Sarkozy e i finanziamenti alla Libia. L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è in stato di fermo a Nanterre: si indaga sui presunti finanziamenti milionari di Gheddafi alla sua campagna elettorale. Gli investigatori avrebbero “ragioni plausibili per sospettare” che l’ex presidente abbia finanziato – in parte – la sua vittoriosa campagna elettorale del 2007 con i soldi forniti dal dittatore libico (Corriere).
Le esplosioni che spaventano il Texas. Cinque bombe esplose in diciotto giorni a Austin, Texas, scatole piene di chiodi e frammenti metallici lasciate sull’uscio delle vittime come innocui pacchi postali o collocate ai bordi della strada collegate a una sofisticata trappola per farle esplodere al passaggio di automobili o pedoni. Le autorità americane ancora non si spiegano questa serie di attacchi che ha portato alla morte di due persone e il ferimento di altre quattro. “Il dubbio – scrive il Corriere – che si tratti di crimini a sfondo razziale (le vittime, a parte le ultime che potrebbero essere state colpite per errore, sono tutte di colore) o che, addirittura, un gruppo terrorista si stia esercitando prima di seminare in giro per la città dispositivi esplosivi di tipo iracheno capaci di trasformare la cittadina universitaria del conservatore Texas, democratica e allegra, in una zona di guerra”.
Birobidzhan, l’enclave ebraico in Russia. Fondato nel 1932 da Stalin ai confini con la Repubblica Popolare Cinese, il Territorio Autonomo degli Ebrei in Birobidzhan doveva ospitare il cuore dell’ebraismo russo. “Era il 1934, mancavano solo 16 anni alla proclamazione dello Stato di Israele, e le autorità spedirono a Birobidzhan migliaia di famiglie, per costruire uno Stato ebraico socialista e ateo, con lo yiddish e non l’ebraico come lingua nazionale. – racconta La Stampa, con un articolo sul presente e la storia di questo mondo poco noto – Il sogno fini presto sotto le nuove purghe staliniane degli Anni Cinquanta che colpirono interi popoli”.
Ricordando Artom. Venerdì alle 11 torna la Marcia Artom, appuntamento in memoria di Emanuele Artom, giovane partigiano ebreo catturato in Val Germanasca e morto alle Nuove a causa delle torture. La marcia, organizzata dalle Comunità Ebraiche di Torino, Casale e Vercelli, e dalla Comunità di Sant’Egidio, partirà dalla Stazione di Porta Nuova (lapide ai deportati presso il binario 17) e arriverà in piazzetta Primo Levi (La Stampa).
Il Tempio Maggiore di Roma. In un inserto nelle pagine romane di Repubblica, il racconto dei luoghi simbolo della Comunità ebraica capitolina, a partire dal Tempio Maggiore.
Daniel Reichel twitter @dreichelmoked