Pacifico Spagnoletto (1929-2018)

Screen Shot 2018-03-30 at 11.22.57All’alba del giorno più terribile per gli ebrei romani, il 16 ottobre 1943, fu una intuizione fulminea a salvarlo. Intercettata una camionetta dove i nazisti stavano già caricando alcune famiglie strappate al sonno durante la razzia, con un soldato tedesco che gli fece cenno di salire, Pacifico ebbe la lucidità di rivolgergli un saluto e di passare oltre. Fu così che, 14enne, evitò la deportazione e l’annientamento in un lager.
Pacifico Spagnoletto, scomparso nelle scorse ore, è stato fino all’ultimo testimone e memoria storica di quelle ore drammatiche. Tanto da contribuire, con i suoi ricordi, alla stesura del libro Duello nel ghetto in cui Maurizio Molinari e Amedeo Osti Guerrazzi hanno ricostruito la vita del leggendario Pacifico Di Consiglio, il “Moretto”.
Proprio al figlio del “Moretto”, Alberto, aveva rilasciato una dettagliata testimonianza sulla sua vita in “Piazza”, su come si era salvato, ma anche su come il padre, al ritorno da una sepoltura al cimitero del Verano, fu catturato da fascisti e poi inviato in un campo di sterminio. O ancora del matrimonio clandestino dei genitori di quella che sarebbe divenuta sua moglie, nella sinagoga sull’Isola Tiberina che fu “Ner Tamid”, il lume sempre acceso della comunità al tempo delle persecuzioni.
Pacifico Spagnoletto è stata figura amatissima, in tutti gli ambienti della Comunità ebraica romana. Alla figlia Loredana e a tutti i suoi cari la vicinanza della redazione del portale dell’ebraismo italiano www.moked.it.
Sia il suo ricordo di benedizione.

a.s twitter @asmulevichmoked

(30 marzo 2018)