“Identità ebraica e democrazia, i valori dello Stato di Israele
Valori non negoziabili al centro, ma anche la necessità di un compromesso per far coesistere sotto lo stesso tetto diverse sensibilità. A partire da quelle espresse dalle diverse minoranze religiose presenti nel paese.
Ospite del Centro Cardinal Bea della Pontificia Università Gregoriana insieme allo storico della Chiesa Alberto Melloni, l’ex parlamentare della Knesset e attuale presidente dell’Università ebraica di Gerusalemme Menachem Ben-Sassoon (nella foto) ha tenuto nelle scorse ore una lezione su “Stato ebraico e democratico” e su come queste dimensioni possano convivere. Anche guardando all’intenso lavoro che dovrebbe portare il Paese a dotarsi in futuro di una Costituzione.
“È un percorso in divenire e che deve tener conto di varie esigenze, compresa la necessità di un confronto con i partiti arabi della Knesset e la loro base elettorale. La forza di questo lavoro, la concretezza di questo impegno, è nel processo in sé. Il segno di uno Stato – spiega Ben-Sassoon – che è costruito su solide basi e fondamenta, diversamente da quello che talvolta si legge o sente”.
Tra i modelli che sono presi come esempio, ha poi sottolineato, la Costituzione tedesca e canadese. “Ho avuto modo di confrontarmi con vari colleghi, sono state esperienze arricchenti” ha affermato Ben-Sassoon. “La nostra Costituzione dovrà essere ispirata, ma non basata su sogni irraggiungibili. Serve pragmatismo, un equilibro necessario per la definizione di una nuova piattaforma in quella che è l’unica democrazia dell’area”.
(12 aprile 2018)