Vercelli – Dialogo, a confronto coi ragazzi
La Sinagoga di Vercelli ha aperto le sue porte alla consueta e ormai consolidata da anni “Giornata per l’amicizia ebraico-cristiana”, in collaborazione con la Commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e l’Ufficio Scuola dell’Arcidiocesi, al fine di approfondire il dialogo tra cattolicesimo ed ebraismo.
A cinquant’anni dalla dichiarazione Nostra Aetate del Concilio Vaticano II, che ha segnato una svolta storica nei rapporti tra le due religioni, sono stati compiuti molti passi avanti nella direzione della conoscenza reciproca e della collaborazione. Tuttavia molto resta ancora da fare per garantirne la duratura convivenza, nel rispetto delle specifiche identità e della ineludibile libertà religiosa: per questo motivo – è stato evidenziato – diventa sempre indispensabile favorire opportune occasioni di riflessione e di confronto.
La Giornata, organizzata con l’intervento del rabbino di riferimento della Comunità ebraica, rav Elia Enrico Richetti, insieme con l’arcivescovo monsignor Marco Arnolfo, ha trattato il tema proposto dalla Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo: Il libro delle lamentazioni – Il libro di Ekhà. Quest’anno la presidente della Comunità ebraica Rossella Bottini Treves ha sollecitato la partecipazione degli studenti degli istituti scolastici vercellesi, in particolare gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, che hanno risposto numerosi alla lezione di rav Richetti, accompagnati da intermezzi musicali tratti dai salmi legati alle “Lamentazioni” eseguiti dagli studenti del Liceo musicale cittadino. Se ai giovani spetta il compito di proseguire nel percorso della tolleranza e della solidarietà tra le fedi, in un mondo sempre più allargato e pluralistico ma nello stesso tempo sempre più minacciato da pericolose barriere di pregiudizio nell’ambito culturale e religioso, alla scuola – è stato sottolineato – spetta il compito improrogabile di offrire loro opportunità di incontro e di conoscenza delle diversità, per rafforzare la fiducia reciproca e collaborare alla costruzione di un’umanità capace di camminare alla luce dei principi della pace e della fratellanza.
(12 aprile 2018)