Oltremare – Celebrazioni
Sodastream ha fatto le bottigliette con le icone dei Fondatori: Herzl, Ben Gurion e Golda. Profili pop, più in stile Che Guevara su t-shirt che non a statisti e ideologi dello Stato ebraico. Ovviamente sono a tiratura limitata, come per ogni celebrazione che si rispetti, ma figurine simili, in plastilina o stampate su magliette o sottobicchieri, si vedono da parecchio. Non so cosa penserebbero i Fondatori di questo merchandising delle loro fattezze, e ho visto veri e propri altarini allestiti – di solito in uffici – con le miniature posizionate secondo cronologia o gerarchia di preferenza; e anche io nel mio piccolo, con tutta la cultura iconoclasta di cui sono imbevuta, non vorrei proprio togliere dalla vetrinetta il piccolo Herzlino che guarda ispirato il panorama (cioè me) con le braccia appoggiate ad un mini balconcino bianco. Intanto il popolo si è espresso e ha scelto in un sondaggio l’Iron Dome come massima espressione della creatività israeliana. Io avrei scelto Israele stessa ma forse sarebbe stata una scelta difficile da spiegare. Il popolo ha eletto l’Iron Dome al di sopra dei pomodori cherry, dell’irrigazione a goccia, della chiavetta USB che tutti usiamo, e dell’acqua minerale che la suddetta Sodastream crea magicamente in ogni casa partendo dalla banale acqua del rubinetto. In effetti, quando in autostrada si vedono passare quei cubetti di somma tecnologia antimissile, del tutto plausibili anche come grosse costruzioni di Lego, appoggiate su camioncini militari neanche troppo grandi, il primo pensiero di ogni israeliano è: ma quanto siamo geniali! Certo, sarebbe prova di altissima intelligenza anche fare in modo di non doverli poi usare, quei cubetti scaccia-missili, ma lo Stato ha solo 70 anni, ci sarà tempo anche per quello, si spera.
Daniela Fubini, Tel Aviv twitter @d_fubini
(16 aprile 2018)