World Jewish Congress, la missione
“Israele, 70 anni giovane”
“Israele, 70 anni giovane”. È lo slogan che ispira la missione del World Jewish Congress, in questi giorni in Israele con una delegazione di aspiranti leader dai 27 ai 45 anni per festeggiare l’anniversario della nascita dello Stato ebraico. Da Gerusalemme a Tel Aviv ad Haifa, la rappresentanza si sta confrontando in queste ore con diverse espressioni della società israeliana: mondo accademico, istituzioni, media, comunità religiose, imprenditoria.
Tra le diverse personalità incontrate il ministro della Giustizia Ayelet Shaeked, il ministro della cooperazione regionale Tzachi Hanegbi, il giudice della Corte Suprema Salim Joubran, il Premio Nobel Aaron Ciechanover, il presidente del Technion Peretz Lavie.
“Nel momento stesso in cui festeggiamo questi primi 70 anni, celebriamo anche i prossimi 70 e lavoriamo per un popolo ebraico ancora più forte, in Israele e in Diaspora. L’impegno del nostro corpo diplomatico, nato da un’idea del nostro presidente Ronald Lauder, può avere un impatto fondamentale in questo senso. Non dimentichiamoci di guardare sempre avanti, a un futuro ancora più solido per le prossime generazioni” afferma il Ceo del Congresso ebraico mondiale Robert Singer.
(17 aprile 2018)