Qui Roma – Le date della Memoria

le datEdith Bruck che racconta l’esperienza nel campo di sterminio, Pupa Garribba che parla dell’ordine di mentire sulla propria identità impostogli dai genitori, Nando Tagliacozzo che torna ai giorni in cui fu costretto a nascondersi in convento e che portarono alla cattura dei suoi cari, Aldo Pavia che spiega cosa ha significato essere figlio di una partigiana.
Quattro testimoni dei crimini del nazifascismo contro gli ebrei. Quattro voci sempre pronte a confrontarsi, in ogni sede, per dare concretezza al proprio messaggio.
Sono i protagonisti di Le date della memoria, documentario prodotto dal mensile Confronti con regia di Lia Tagliacozzo. Ieri, alla casa della Memoria e della Storia di Roma, la prima proiezione di un’opera che, nelle intenzioni della regista, condivise con il direttore di Confronti Claudio Paravati, si propone di guardare a quell’epoca e ai temi che solleva con elementi nuovi.
“Abbiamo aggiunto tasselli di conoscenza, riflettendo senza tabù su cosa significa guardarsi indietro. Due le sfide con cui mi sono confrontata: quella di parlare con persone abituate da anni a testimoniare, e quindi con la necessità da parte mia di tirar fuori qualcosa di diverso dal solito. E poi – ha spiegato Tagliacozzo – con l’assenza di un repertorio da cui attingere”.
A confrontarsi con Tagliacozzo e Paravati i quattro Testimoni-protagonisti del documentario (che ha il patrocinio UCEI) e con loro la storica Anna Foa e il giornalista Roberto Olla.

(19 aprile 2018)