Oltremare – Isola
Ho la soluzione a tutti i problemi del Medio Oriente. Mi è apparsa in sogno sotto forma di programma televisivo che non volevo vedere per tutto l’oro del mondo – nel sogno – e che coerentemente nella realtà rifuggerei come ogni altro genere e sottogenere di reality. Prima che il mio telecomando li cancellasse, passando ad un canale di film israeliani, comparivano poche immagini in veloce sequenza, promo per una speciale versione di un programma come l’Isola dei Famosi: tutti i leader dell’area, con alcune aggiunte, sedevano ad un immenso tavolo da pranzo, un interno di palazzo assurdamente gotico ma pieno di luce, e mangiavano da enormi piatti di verdure crude, tagliate fine fine e evidentemente del tutto insapori. Si deduce che la produzione aveva trovato una risposta facile alle problematiche alimentari di tutte le varie componenti del gruppo. Il fatto che pure essendo in un’isola deserta (fatto salvo il castello con sala gotica), i leader politici o religiosi a seconda del paese fossero tutti in completi impeccabili o caffetani senza una piega, e con scarpe scure scintillanti sotto al tavolo di legno massiccio, era assolutamente logico. La voce nel promo confermava che i leader erano arrivati in tempo, e annunciava che l’isola era – lapalissiano – isolata, e ricordava ai telespettatori che non c’era una data di fine del programma: sarebbero tutti usciti probabilmente vivi, visto che non erano previste almeno secondo copione eliminazioni, ma soltanto dopo aver risolto ciascuno tutti con tutti i problemi territoriali, diplomatici e comportamentali che rendono la zona instabile come una polveriera quando i presenti hanno un cerino acceso in mano. Primo piano di Bibi e Assad che sorridono ciascuno con il cerino acceso e fanno l’occhiolino alla telecamera – tanto, è solo il promo.
Daniela Fubini twitter @d_fubini
(23 aprile 2018)