Asilo a Sasa
Le ospiti d’onore di quest’anno al Seder di Pesach a Sasa erano Latina Gavriot e le sue due figlie Michal di 10 anni e Jerusalem di 7. Otto anni fa sono fuggite dall’Eritrea passando attraverso il Sudan dove suo marito, padre delle bimbe, è stato assassinato. Hanno sofferto grandi disagi. Sono giunte in Israele quando Jerusalem era ancora in fasce. Abitavano a Tel Aviv, Latina lavorava come donna delle pulizie e le bambine studiavano alla Bialik – Rogozin in una delle scuole più all’avanguardia di Israele, un vero gioiello della pedagogia multietnica, che ha ricevuto tra le sue file la maggior parte dei figli dei richiedenti asilo dal sud di Tel Aviv ed è meta di educatori e insegnanti di tutto il Paese che vengono a imparare le metodologie elaborate con amore e pazienza per accogliere ragazzi di lingue, culture e mentalità diverse.
La famiglia Gavriot vivrà in una casa al centro del Kibbuz. Latina lavorerà nelle cucine e le bambine sono state già inserite nelle nostre classi. Entro un mese giungeranno altre due famiglie e anche in altri kibbuzim si preparano ad accogliere madri e padri sfuggiti alla violenza e alla follia di guerre sanguinose. E noi ebrei ne sappiamo molto di fughe, di nascondigli, di fame, di freddo. La nostra generazione è cresciuta in seno alle storie di paura e di disperazione ma soprattutto di gratitudine per quelle persone coraggiose, in tanti luoghi d’Europa, che hanno messo a repentaglio la loro vita e quella delle proprie famiglie per procurare del cibo o delle carte d’identità false o dei giacigli per gli ebrei perseguitati. Sono passati già 80 anni e i rigurgiti di razzismo e intolleranza offuscano l’anima. Apertura, generosità ed educazione quindi! Educazione attraverso i cartoni animati del Festival Cartoon on the bay, al quale parteciperemo fra poco con lo spettacolo “Mamma perché noi non possiamo entrare” davanti a centinaia di ragazzi! Educazione al coraggio, alla determinazione a guardare ogni creatura umana come dono, a cercare la benedizione che porta con sé, a vincere e sopraffare con la forza dell’amore che ci scoppia dentro, il male che imperversa intorno.
Angelica Edna Calò Livne