fratelli…

Dopo la morte improvvisa dei due figli di Aharòn, D.o dice a Moshè “Parla ad Aharòn tuo fratello”. Ovviamente,noi (e a maggior ragione Moshè) sapevamo già che Aharòn ea fratello di Moshè. Che bisogno c’era di sottolinearlo?
Spiegano i Maestri che Moshè temeva che Aharòn potesse avere qualcosa da ridire in merito alla regola che stava per ricevere, il divieto di recarsi nel luogo sacro se non per svolgere il culto sacrificale, quando Moshè invece ci poteva andare senza limitazioni. Sottolineando la parola “tuo fratello”, D.o gli ha ricordato che già una volta, quando si sono incontrati al ritorno di Moshè in Egitto, il fatto che fosse stato Moshè a ricevere l’incarico divino di guida del popolo anche nei confronti del Faraone, Aharòn, in quanto fratello, “si allietò in cuor suo”.
Dove c’è vero affetto fraterno non c’è mai invidia.

Elia Richetti, rabbino