Setirot – I Diari di Artom

stefano jesurumIeri, 25 aprile, mi chiedevo quanti, soprattutto tra noi ebrei, conoscessero i Diari di Emanuele Artom (Bollati Boringhieri a cura di Guri Schwarz). Spero siano noti a molti, e mi permetto di consigliare, a chi non lo avesse fatto, di leggerli. Pagine ricche di vita ebraica e di vita partigiana. Tanto per capirci: il Primo dicembre 1943, riferendo dell’ordine di arresto di tutti gli ebrei emanato il giorno precedente dal governo fascista, il giovane ebreo piemontese scrive: «Che cosa ne sarà della mia famiglia? Forse non vedrò più né mio padre né mia madre. In questo caso chiederò al comandante di essere mandato in una missione tale da essere ucciso». Fu invece lui a essere arrestato da SS italiane, denunciato da una spia quale Commissario Politico delle formazioni di Giustizia e Libertà della Val Pellice e della Val Germanasca, oltre che, naturalmente, come ebreo. Morì in carcere il 7 aprile 1944 dopo essere stato mostruosamente torturato.

Stefano Jesurum, giornalista