cammino…

Avete visto il video dell’amico rabbino di Trieste Alexandre Meloni che lascia, con gli altri esponenti della comunità, la Risiera di S.Sabba tra le facce incredule delle istituzioni e del pubblico? Lo avete visto quel vuoto lasciato dagli ebrei italiani e triestini in un luogo dove più di ogni altro la presenza della memoria ebraica italiana avrebbe dovuto avere più senso? Avete colto il senso di una storia che forse ha nascosto negli ultimi anni il germe dell’odio dietro una storiografia che ha sempre voluto dare un netto senso dei buoni e dei cattivi quando spesso il buon liberatore si è macchiato di crimini ineffabili nascondendoli in un dna politico che oggi esplode in tutta la sua tragicità? Avete sentito il rumore dello schiaffo in faccia che in quanto ebrei italiani abbiamo ricevuto in questi ultimi 25 d’Aprile? Avete compreso che di fronte al trauma di una realtà che non è quella che ci siamo tramandati la risposta deve essere forte e decisa come il rumore dello schiaffo ricevuto? Avete compreso che i passi dell’abbandono non sono passi di fuga, quanto piuttosto di dignità? Ho negli occhi l’immagine del gruppo di ebrei di Trieste che vanno via dalla Risiera e raramente sono stato cosi orgoglioso del mio popolo e ricordiamolo, come solo gli ebrei sanno fare, quel dignitoso andare via quando giungerà il tempo del 27 gennaio, quando ci chiederanno giustificazioni ed abuso di memoria e facciamo in modo di non essere ma più strumenti di politica altrui. E con passi decisi di dignità ebraica scegliamo bene i luoghi del nostro cammino: “Oggi, perciò, io ti comando di amare il Signore, tuo Dio, di camminare per le sue vie (…)” Dt 30,19. E camminare per le vie di Dio significa anche camminare lontano dalle pretese di misere, violente e vergognosamente partigiane libertà umane.

Pierpaolo Pinhas Punturello, rabbino