Bartali cittadino onorario d’Israele “Gino, il mio nonno speciale”
“Oggi non sono sola. Sono con me anche papà Andrea e nonno Gino. Li sento vicini”. Non trattiene l’emozione Gioia Bartali, nipote del campione Giusto, oggi chiamata a rappresentare la famiglia nel corso dell’emozionante cerimonia con cui ha ottenuto la cittadinanza onoraria di Israele. La voce si spezza, qualche lacrima scende sul suo volto. “È una emozione fortissima essere qua, nel ricordo di una persona che per me ha significato così tanto. Un nonno speciale, buono e generoso. La vostra gratitudine mi commuove” dice, in un Giardino dei Giusti dello Yad Vashem gremito di rappresentanti del Memoriale, del Giro d’Italia e di giornalisti. E l’immagine della nipote di Bartali durante questa storica cerimonia, assieme al presidente dello Yad Vashem, Avner Shalev, apre il nuovo numero di Pagine Ebraiche, dalle prossime ore in distribuzione, che esce con uno speciale dedicato al Giro d’Italia e al fascino della Grande Partenza da Gerusalemme.
Tornando alla cerimonia allo Yad Vashem, era presente anche una significativa delegazione della Israel Cycling Academy, al via della corsa rosa questo venerdì e co-organizzatrice dell’evento odierno. “Gino è stato un vero e proprio eroe del nostro tempo” sottolinea Sylvan Adams, co-proprietario del team e presidente del comitato onorario della Grande Partenza. “Le sue scelte hanno avuto un peso, in un momento in cui bisognava decidere tra il bene e il male” conferma Mauro Vegni, il direttore del Giro. E sulla stessa lunghezza d’onda è Gianluigi Benedetti, l’ambasciatore italiano in Israele, che dice: “La sua più grande vittoria è stata contro l’indifferenza”. Annuisce in prima fila Sergio Della Pergola, l’illustre demografo che è anche membro della Commissione dei Giusti del Memoriale.
Adam Smulevich