In ascolto – Ruote e pedali

Maria Teresa MilanoRuote e pedali, il dossier di maggio di Pagine Ebraiche, presenta la partenza da Gerusalemme del Giro d’Italia e racconta la straordinaria e commovente storia di Gino Bartali, insignito del titolo di Giusto fra le Nazioni e ora anche della cittadinanza onoraria di Israele, quello stato che veniva costituito proprio l’anno in cui il grande ciclista vinceva il Tour de France.
Oggi lo ricordiamo con una canzone, forse un po’ scanzonata, forse poco rispondente all’intensità della sua biografia e del suo operato, ma pur sempre una bella dedica che Paolo Conte scelse di fare al campione nel 1979.
La canzone Bartali è inclusa nel terzo album di Paolo Conte, inciso per la RCA, con gli arrangiamenti di Claudio Fabi; nella band compaiono tanti nomi dei cosiddetti “turnisti” della musica italiana di quegli anni, tra cui Walter Calloni (batteria) e anche quelli di due grandi musicisti, noti a tutti in quanto anime della PFM: Franco Mussida (chitarra) e Patrick Djivas (basso).
Bartali era già stata incisa l’anno precedente da Bruno Lauzi e viene inclusa da Enzo Jannacci nel suo album Foto ricordo qualche mese dopo l’uscita del 33 giri di Conte.
È un brano in tipico stile Conte, tra il cantato e il parlato, con un pianoforte incalzante e ritmico, come il movimento di ruote e pedali.
E vai che io sto qui e aspetto Bartali Scalpitando sui miei sandali
Da quella curva spunterà
Quel naso triste da italiano allegro…

Maria Teresa Milano

Consiglio d’ascolto: